finanzaNell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e dell’illecita commercializzazione di prodotti non sicuri o contraffatti, i finanzieri della Compagnia di Carpi hanno effettuato, nei giorni scorsi, un controllo che ha portato al sequestro di oltre 1.500 prodotti non in regola con le disposizioni del “Codice del Consumo”. La specifica attività di controllo si inquadra nel piano di indirizzo, disposto dalla Prefettura di Modena, per la “sicurezza negli esercizi commerciali e lotta alla contraffazione”, finalizzato ad intensificare l’azione di contrasto e repressione all’economia illegale e sommersa, anche in considerazione dell’approssimarsi delle festività.
Scopo dell’intervento è stato quello di verificare la rispondenza dei prodotti esposti per la vendita ai vincoli normativi posti a tutela dei consumatori e della corretta concorrenza nel mercato, secondo un modulo operativo più volte applicato dalle Fiamme Gialle su tutto il territorio provinciale ed ulteriormente rafforzato in seguito alle recenti direttive del Prefetto e del Comando Provinciale di Modena. All’esito del controllo, che ha riguardato una ditta cinese con sede a Cavezzo, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo 1.564 prodotti, tra cui accessori e articoli di bigiotteria varia nonché articoli natalizi, tutti risultati sprovvisti delle informazioni minime contemplate dal Codice del Consumo e poste a tutela del consumatore acquirente. Al commerciante è stata contestata una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di € 516 e un massimo di € 25.823, da definire ad opera della competente Camera di Commercio di Modena.
Il presidio del comparto sicurezza prodotti e del contrasto all’abusivismo commerciale è finalizzato a garantire che i prodotti immessi sul mercato rispondano ai requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa nazionale ed europea, con lo scopo di impedire l’immissione in commercio di prodotti potenzialmente pericolosi per il consumatore finale.
La specifica azione ispettiva della Guardia di Finanza mira dunque a contrastate e reprimere, in ultima analisi, forme scorrette di concorrenza commerciale, spesso correlate a fenomeni di evasione fiscale ed altre fenomenologie illecite, in evidente danno del consumatore e degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole.