Nella polemica innescata dalle dichiarazioni del presidente di Lapam Pavullo Cantergiani sul progetto della nuova piscina, interviene il consigliere di maggioranza della lista “la Torre”, Maurizio Vignudini. “L’intervento del consigliere di opposizione Giuseppe Melchiorri, uscito nei giorni scorsi, lascia quantomeno perplessi – dice -. Secondo lui, infatti, un assessore non può rispondere a un intervento polemico e di critica del presidente di un’associazione di categoria. Faccio notare che il diritto di critica, esiste, suo malgrado, in entrambe le direzioni e considerazioni e risposte, per quanto piccate o piccanti siano, si danno e si ricevono. Ma quello che è rilevante, però, non è tanto che Melchiorri voglia fare l’avvocato difensore di Cantergiani, ma i punti politici, almeno tre, che ne conseguono.

Il primo: con questa nuovo intervento, le posizioni del Centrodestra pavullese e dell’associazione di categoria diventano convergenti. Questo, a mio parere e pur se si tratta di una scelta legittima, non fa bene soprattutto a Lapam. Il secondo punto, è che, a parole, tutti sono per fare la nuova piscina, ma, a bando di gara pubblicato, si sollevano dubbi, domande, perplessità, quasi a tifare contro perché si vede concretizzarsi uno dei progetti più importanti previsti dal programma di legislatura. Questo è il senso del riferimento ai frenatori, che remano contro l’interesse di una comunità e che sarebbero gli stessi che protesterebbero indignati se la piscina non si facesse. Questo è un progetto atteso da tutti i pavullesi, era uno dei punti principali del nostro programma elettorale e, in questi anni, e nonostante le difficoltà causate dalla crisi economica, l’Amministrazione Comunale ha lavorato con grande impegno per arrivare a questo risultato e per far sì che il cantiere possa aprire il prima possibile Infine ci si preoccupa dei presunti errori del passato, facendo velatamente riferimento al cinema teatro. Come se questo investimento e le spese che l’Amministrazione Comunale sostiene siano uno spreco e investire in cultura sia stato un errore. Con bizzarro parallelismo, quindi, investire sulla piscina, riconoscendo un contributo di gestione previsto dal bando in 65mila euro all’anno e che sarà la metà rispetto alla precedente convenzione, sarebbe un analogo spreco. Certamente esistono spazi per razionalizzare la spesa dell’Amministrazione Comunale, ma non sono queste le risorse che, se risparmiate, cambierebbero le sorti delle imprese, colpite da una crisi che è  internazionale. Lavorare per intralciare un investimento che vale 3,6 milioni di euro, invece, non mi sembra un’iniziativa che favorisca né le imprese né l’occupazione”.

“Credo  – prosegue il consigliere – che a questo punto occorra lavorare tutti insieme per arrivare al più presto a dotare Pavullo e tutto il Frignano, di una struttura indispensabile. In questi anni l’Amministrazione comunale è riuscita a ridurre il debito, senza mai rinunciare a investire, ha intercettato importanti finanziamenti provenienti da altri enti e Pavullo si è confermato Comune guida del Frignano e punto di riferimento importante per le politiche a livello provinciale. Il progetto piscina è ormai avviato e serve unità. Se sarà necessario mi farò promotore di iniziative utili a chiarirne ulteriormente caratteristiche e motivazioni, in spirito di collaborazione e senza strumentalizzazioni, come invece hanno fatto sia Melchiorri, sia il presidente Lapam. Come imprenditore, infine – conclude Vignudini –  non posso che essere soddisfatto se progetti come questo vanno avanti. Insieme ad altri e insieme ai nuovi strumenti urbanistici dei quali ci stiamo dotando, può rappresentare un’importante boccata d’ossigeno per il mondo delle imprese e, nel dettaglio, dell’edilizia,  che sta soffrendo in modo particolare l’attuale crisi”.