Motti-2014-okI pagamenti elettronici diventeranno sempre più sicuri ed economici. Almeno questa è l’intenzione del Parlamento europeo, che ha approvato una risoluzione in cui si prevede l’applicazione di standard tecnici e di sicurezza comuni tra tutti i ventisette paesi membri dell’Unione, in maniera tale da rendere i pagamenti elettronici più facili. Le tariffe applicate dovranno, invece, riflettere i costi reali e per far questo si punterà alla trasparenza dei costi, sperando di riuscire ad applicare davvero le tariffe minime, hanno aggiunto i deputati.

Gli europarlamentari insistono sull’introduzione di regole e standard comuni per i pagamenti effettuati con carte di credito e di debito, per migliorare il funzionamento del mercato. Tali regole e standard devono essere basati su quelli sviluppati per l’Area unica dei pagamenti in euro (Sepa), che regola le operazioni interbancarie in euro.

Il problema di molti consumatori, infatti, è che spesso pagare con carta di credito, magari anche nel commercio online, richiede costi aggiuntivi esorbitanti, che variano poi da paese a paese. Quindi, così come si punta a rimuovere le differenze tra i bonifici bancari nazionali e internazionali, l’obiettivo dell’integrazione del mercato dei pagamenti elettronici è di rendere i pagamenti internazionali convenienti quanto quelli a livello nazionale.

Il modello Sepa è proposto anche per i pagamenti via internet e cellulare, spiegano i deputati nella risoluzione non vincolante. Nel contempo sottolineano l’importanza di non regolare il mercato troppo rigidamente, altrimenti la sua crescita naturale potrebbe risultarne intralciata e le innovazioni soffocate.

Le attuali tariffe per realizzare pagamenti elettronici sono spesso eccessivamente proporzionali ai costi che devono coprire, affermano i deputati. Tuttavia, queste tariffe non devono essere nascoste – aggiungono – in modo da rendere i costi trasparenti.

In questo modo, si punta a far convergere le spese sui movimenti bancari al minimo livello comune, basato sui costi reali.

«E’ chiaro che i requisiti per i pagamenti elettronici devono essere gli stessi in tutti i paesi europei, così come anche le norme di sicurezza. Oggi il commercio è sempre più transfrontaliero e sempre più online, il consumatore deve poter decidere in tutta tranquillità se acquistare in Italia o all’estero e non per questo deve essere obbligato a pagare di più o di meno. Se così non fosse non potremmo continuare a parlare di Mercato Unico», commenta l’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti.