Sabato 31 gennaio 2015 la sede di Modena della LAV (Lega Anti Vivisezione) organizza un presidio davanti al macello in via Mazzacavallo 47 a Magreta di Formigine.

L’obiettivo di questa iniziativa è di dare visibilità ai milioni di esseri viventi sensibili e senzienti che nell’indifferenza generale ogni giorno vengono trucidati per finire nei nostri piatti, dopo avere condotto un’esistenza di prigionia assolutamente contraria alle loro caratteristiche etologiche.

Animali cosiddetti da reddito, spogliati di qualsiasi diritto, considerati come semplice merce, da sfruttare e uccidere senza alcuna compassione o empatia nei loro riguardi, in un olocausto che si perpetua quotidianamente nel più assoluto meccanicismo in luoghi volutamente occultati e coperti da una cappa di silenzio.

“Se i mattatoi avessero i muri trasparenti, tutti smetterebbero di mangiare carne”: queste le parole della celebre scrittrice vegetariana Marguerite Yourcenar; invece l’industria zootecnica per potere smerciare i propri prodotti che grondano sangue senza provocare soprassalti di coscienza nei consumatori, ci propone oscene immagini mistificatrici e bugiarde di maialini che ridono o di mucche felici al pascolo.

Felici di che cosa? Di finire al macello dopo un’esistenza infernale? Dovreste sentire da fuori le loro urla strazianti.

Vogliamo quindi sottolineare che non c’è nulla di normale e naturale in questo ignobile sterminio, le cui vittime non hanno nulla di differente dal cane o dal gatto che abbiamo eletto nostri compagni di vita, e soprattutto non esiste alcuna necessità fisiologica nel praticare una dieta che comprenda pezzi di animali uccisi: come sottolineato dai più autorevoli medici e dietologi, tra cui in prima fila il Professor Umberto Veronesi, una dieta priva di prodotti di derivazione animale apporta numerosissimi vantaggi alla nostra salute, oltre che all’ambiente in cui viviamo.

(Lega Anti Vivisezione Modena)