tassisti-cotaboE’ operativo il progetto “DAE in taxi”, che vede Comune di Bologna e 118 Bologna Soccorso, in partnership con Cotabo, impegnati per dotare i taxi di defibrillatori semi automatici e formarne gli autisti al loro utilizzo corretto. Quindici taxi Cotabo sono entrati nella rete dell’emergenza non sanitaria per far fronte all’arresto cardiaco: le auto, dotate di defibrillatore, sono geolocalizzate e potranno essere utilizzate per interventi di emergenza, ma solo in alcuni casi particolari. I taxi dotati di defibrillatore (i tassisti hanno seguito uno specifico corso di formazione del 118 sull’uso del defibrillatore e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare) potranno essere chiamati dalla centrale Cotabo per casi di arresto cardiaco avvenuti all’aperto o in luoghi aperti al pubblico. 

In questi casi gli interventi del 118 sono visibili anche alla centrale di Cotabo che, verificata la disponibilità nelle vicinanze di un taxi con defibrillatore, può scegliere di inviarlo in aggiunta ai mezzi 118, per anticipare eventualmente le prime manovre rianimatorie. I taxi attrezzati con defibrillatori sono, pertanto, una opportunità in più, che si aggiunge ai servizi di emergenza del 118 Bologna Soccorso.

La gestione del progetto “DAE in taxi” è regolata da un protocollo siglato da Cotabo e dal Dipartimento Emergenza dell’Azienda USL di Bologna. La presenza del defibrillatore a bordo dei taxi è segnalata anche con un apposito adesivo, realizzato per il progetto “DAE in taxi”.

Il progetto è stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Comune di Bologna, alla quale hanno partecipato: Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla sanità; Giovanni Gordini, direttore del dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna; Riccardo Carboni, presidente di Cotabo e Marco Benni, direttore generale di Cotabo.

I tassisti di Cotabo hanno aderito al progetto su base volontaria (alcuni di loro sono già impegnati come volontari nelle Pubbliche Assistenze). Nelle scorse settimane hanno frequentato un corso di formazione del 118 Bologna Soccorso sugli interventi in emergenza, sull’uso del defibrillatore e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Il numero di tassisti aderenti all’iniziativa potrà crescere nelle prossime settimane, in base alle richieste che arriveranno a Cotabo.

“DAE in taxi” è un progetto inedito di collaborazione pubblico-privato a sostegno del servizio di soccorso. Un’innovazione nel settore dell’emergenza che vede Bologna protagonista di un progetto pilota che potrà essere esteso ad altre città: ad oggi il coinvolgimento dei tassisti nella rete del soccorso d’emergenza è un caso unico in Italia e in Europa.

“Siamo onorati di poter collaborare con l’Azienda USL di Bologna e di poter dare il nostro contributo ai servizi di soccorso nel territorio – commenta il presidente di Cotabo Riccardo Carboni – Siamo impegnati nel supporto ad associazioni di volontariato, sosteniamo lo sport giovanile, offriamo servizi a prezzi ridotti alle famiglie dei giovani sportivi anche con trasporto in forma collettiva, raccogliamo fondi per opere di beneficienza ed ora faremo anche pronto soccorso. Tutto questo ci viene naturale, è il nostro modo di essere impresa cooperativa.  Cotabo non è un software o un call center situato da qualche parte nel mondo, siamo parte di questa città e siamo un’impresa responsabile nei confronti del territorio: siamo consapevoli del fatto che la qualità del nostro lavoro dipende dalla qualità della vita della nostra comunità. Se sta bene Bologna – conclude Carboni – stiamo bene noi. Per questo ci sentiamo quotidianamente impegnati a dare il nostro contributo per migliorare la città”.

La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al contributo di Iredeem, società con sede a Bologna il cui focus principale è la commercializzazione e la distribuzione in ambito nazionale dei prodotti PHILIPS in capo alla divisione PHILIPS EMERGENCY CARE & RESUSCITATION, leader mondiale nella tecnologia della defibrillazione. Iredeem ha aderito al progetto mettendo a disposizione gratuitamente i defibrillatori utilizzati sui taxi.

“Innanzitutto colgo l’occasione per ringraziare Iredeem per il supporto al progetto. Abbiamo voluto realizzare DAE in taxi – commenta Marco Benni, direttore generale di Cotabo – perché è un progetto che ci consente di mettere bene in mostra cosa è oggi Cotabo e chi sono i suoi soci: tra i nostri associati contiamo decine di volontari impegnati nelle più disparate attività, la cooperativa ha nel proprio Dna la solidarietà e il sostegno a progetti utili a migliorare la qualità della vita delle persone più deboli nel nostro territorio e non solo. Trasportiamo persone ma non facciamo solo quello, nella quotidianità di Cotabo c’è molto altro e questo progetto ci consente di renderlo evidente. DAE in taxi – conclude Benni – è: volontariato, collaborazione pubblico-privato e innovazione. Quando parlo di innovazione non mi riferisco solo alle tecnologie, ma voglio però sottolineare che questo progetto è reso possibile grazie ai sistemi informatici e tecnologici avanzati di cui si è dotata Cotabo negli anni scorsi e che potranno dare ulteriori frutti nei mesi a venire. Abbiamo fatto grandi investimenti in tecnologie, facendoci anche carico di tutte le difficoltà che processi di questo tipo generano per i soci e, purtroppo, a volte anche per la clientela. Tali investimenti ci hanno consentito di lavorare meglio, ora quelle stesse tecnologie ci aiuteranno a salvare delle vite umane” .