Maurizio_LandiniVenerdì 6 Febbraio 2015, dalle ore 10.30 alle 14.30, presso l’Auditorium Monzani, via Aristotele 33 a Modena, si svolgerà l’Attivo regionale dei delegati Fiom che ricomprenderà in sessione congiunta tutti i direttivi territoriali allargati dell’Emilia Romagna.
La riunione sarà introdotta da Bruno Papignani segretario generale Fiom Emilia-Romagna a cui seguirà il dibattito con la presenza di Vincenzo Colla Segretario Generale della Cgil Emilia-Romagna. L’Attivo, infine, sarà concluso da Maurizio Landini Segretario Generale Nazionale Fiom/Cgil.

L’Attivo affronterà i temi e i problemi di carattere sindacale e politico che caratterizzano la fase attuale. Il ciclo di lotte che ha segnato i mesi da ottobre a dicembre non è riuscito, nei fatti, a bloccare l’iniziativa del Governo che si trova ora nella fase di attuazione del “Jobs act” implementando quella che – alla luce dei fatti e dei testi che circolano – è una vera e propria campagna contro il lavoro e contro i diritti di chi lavora. Al netto e per concessione della propaganda dei “Renzi boys and girls”. Non solo libertà di licenziare in modo arbitrario, sia a livello individuale che collettivo, ma anche riduzione degli ammortizzatori sociali che può determinare un sommovimento della tenuta di tutte le situazioni di crisi e di ristrutturazione (fino ad oggi gestite), a partire da quelle aperte sul nostro territorio, che possono deflagrare all’interno di questo nuovo scenario.
Sapevamo che le nostre lotte, pur avendo inciso sul consenso del Governo o in tornate elettorali come quella di questa Regione, difficilmente avrebbero fatto far cambiare idea al Governo. Non a caso parliamo e discutiamo fin dall’inizio con la nostra gente di una battaglia lunga e, contestualmente, della necessità di dare continuità alla nostra iniziativa di mobilitazione anche dopo l’approvazione della legge, allargando il fronte della nostra iniziativa.

Fedeli a questo programma, intendiamo darci delle strategie e delle pratiche concrete tese a ricostruire su basi nuove ciò che è stato cancellato, per tenere assieme difesa dell’occupazione e diritti, rilancio industriale e tenuta dei sistemi sociali sempre più sotto attacco dei colpi delle politiche neoliberali e dell’austerity. Per fare ciò occorre ragionare di una nuova fase di mobilitazione generale, di rilancio della contrattazione, di costruzione di una rete di alleanze tra i soggetti sociali di questo paese e su scala europea, di nuove proposte e di nuove pratiche per realizzarle.
Di tutto questo discuteremo il 6 febbraio a Modena.
Saranno presenti centinaia di delegati e delegate della Fiom dell’Emilia Romagna per discutere anche di fisco, di legalità, di pensioni, di difesa dell’occupazione e, più in generale, di come si rappresenta e si dà risposta ad una serie di bisogni sociali sempre più estesi e di come si dà forma al cambiamento. Su questi temi, fedeli al nostro modo di essere, cercheremo di aprire un dialogo con coloro che si adoperano per evitare lo smantellamento della scuola, della sanità, del welfare o che si occupano di legalità, vista l’emergenza di questo problema anche in Emilia-Romagna. Insieme vogliamo provare a costruire una forte coalizione sociale e di iniziativa nei territori e a livello nazionale, con l’obiettivo di fermare lo smantellamento dei diritti e per riprogettare le basi di una società più giusta. Proporremo iniziative e riprenderemo la mobilitazione su tutti questi temi e su quello che il Governo si appresta a tradurre in nuova legislazione, per riaprire lo spazio di una mediazione sociale e per non essere ostaggi ai voleri della Troika e di Confindustria.