cardiologie_aperte_ANMCOSabato 14 febbraio i medici e gli infermieri delle cardiologie degli ospedali Maggiore e Bellaria, e di Bentivoglio saranno a disposizione dei cittadini per informare su come prevenire l’infarto con uno stile di vita sano, su come riconoscere precocemente i sintomi di un infarto e per dimostrazioni pratiche su come far ripartire un cuore che si è fermato.
L’appuntamento, che rientra nella settimana del cuore promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), è presso l’Oratorio di Santa Maria della Vita, in via Clavature 8, nel centro storico di Bologna, tra le ore 14.30 e le 18.30.

Quali sono gli alimenti amici del cuore, come smettere di fumare, come calcolare il proprio profilo di rischio cardiovascolare, sono alcuni dei temi ai quali risponderanno cardiologi, dietisti, psicologi e infermieri dell’Azienda Usl di Bologna. Nel corso del pomeriggio, inoltre, i cittadini potranno partecipare, da protagonisti, ad un breve training alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare, con e senza l’utilizzo del defibrillatore.

La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Grazie al tempestivo intervento del 118, entro 10 minuti dalla chiamata alla Centrale Operativa, il 16% di esse sopravvive. Una percentuale che può aumentare anche del doppio se le manovre rianimatorie sono praticate immediatamente.

Una corretta prevenzione cardiaca e stili di vita sani sono elementi importanti per mettere il cuore al riparo dalle patologie cardiovascolari. I dati dell’indagine PASSI, realizzata a Bologna nel 2012 con interviste telefoniche sulle abitudini e sugli stili di vita, indicano che il 23% della popolazione ha problemi di ipertensione, il 23% presenta livelli elevati di colesterolo nel sangue, il 41% pratica poca attività fisica, il 22% è completamente sedentario, il 27% fuma. Tra gli altri fattori di rischio cardiovascolare, l’indagine ha evidenziato che il 32% dei bolognesi è in sovrappeso e il 9% obeso.

Le cardiologie dell’Azienda Usl di Bologna
Nel 2014 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito 1.900 ricoveri in regime ordinario (circa 600 pazienti con infarto miocardico acuto o sindromi coronariche acute), 320 ricoveri in day hospital, 1.920 coronarografie e 980 angioplastiche coronariche (290 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le cardiologie italiane), 240 impianti di pacemaker, 70 impianti di defibrillatore (27 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 210 studi elettrofisiologici, 200 ablazioni transcatetere (110 delle quali complesse) e 4 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra. Sono state eseguite, inoltre, 60.000 prestazioni ambulatoriali per pazienti non ricoverati.

La Cardiologia dell’Ospedale Bellaria gestisce soprattutto pazienti con scompenso cardiaco  e pazienti sottoposti ad intervento cardiochirugico. Il percorso di cura si avvale di una fase di ricovero seguita da un ciclo di day hospital riabilitativo, durante il quale il paziente cardiopatico recupera la propria autonomia. Il percorso si avvale di una équipe multidisciplinare composta da cardiologi, nefrologi, pneumologi, dietiste, psicologi e fisioterapisti. Complessivamente nel 2014 sono state effettuate 5.582 sedute di Cardiologia Riabilitativa.

La Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio è il riferimento cardiologico per la pianura bolognese. Nel 2014 ha eseguito 970 ricoveri in regime ordinario, 160 ricoveri in day hospital, 90 impianti di pacemaker, 13 impianti di defibrillatore e 498 coronarografie. 188 angioplastiche coronariche sono state eseguite presso l’emodinamica dell’Ospedale Maggiore di Bologna.