Gianni-ScottiCordoglio per la morte di Gianni Scotti, presidente del Comitato paralimpico regionale, avvenuta nella mattinata di venerdì 20 febbraio è stato espresso dall’assessore allo Sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni: “È scomparso un uomo di sport, una persona che per trent’anni si è spesa in molteplici progetti, su più fronti, per portare sempre più ragazzi e persone con disabilità alla pratica sportiva. Era stato un atleta – ha detto Guerzoni – e ha sempre lavorato per diffondere l’idea che lo sport paralimpico non è assistenza ai disabili ma pratica sportiva a tutti gli effetti, inserendo le varie discipline nelle federazioni competenti”.

Gianni Scotti, piacentino, ipovedente, è stato impegnato nell’attività paralimpica dalla metà degli anni ’80, prima come atleta e poi come presidente della società sportiva Gs Non vedenti di Piacenza. Nel 1999 è stato nominato presidente della Fisd regionale, divenuta poi Cip, Comitato italiano paralimpico, alla cui guida era stato riconfermato nel 2013. Tra le molte attività di divulgazione realizzate, anche le Giornate nazionali dello sport paralimpico, una delle quali si è svolta anche a Modena nel 2013.

 

Il cordoglio del presidente della Regione Bonaccini

Bologna – “Gli atleti sono atleti, scendono in campo per partecipare e provare anche a vincere, aldilà della disabilità. E Gianni Scotti ha speso un’intera vita perché passasse questo messaggio”. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha espresso profondo cordoglio alla notizia della morte improvvisa del presidente del Comitato Paralimpico Emilia-Romagna. “Avevo avuto occasione, pochi giorni fa, di riceverlo ufficialmente in Regione alla guida di una delegazione del Comitato. Anche in quell’occasione – ricorda Bonaccini – erano emerse quelle caratteristiche che lo avevano portato a essere un punto di riferimento nell’ambito dello sport per disabili in Emilia-Romagna: la sua grande capacità organizzativa, le relazioni con il territorio e le istituzioni, l’energia nel mettere in campo manifestazioni e progetti. Con un obiettivo preciso: promuovere l’attività paralimpica. Di Scotti – conclude il presidente – ci mancherà il suo grande impegno perché lo sport paralimpico venga inteso da tutti per quello che è: uno sport vero, senza falso pietismo o vuota retorica. Un insegnamento importante e prezioso, per tutti noi”.