auto traffico“Tutela dei consumatori o ‘regalo’ alle assicurazioni, con annessa polpetta avvelenata per le carrozzerie indipendenti?”. E’ duro l’attacco di Federico Bettelli, presidente Lapam Confartigianato Autoriparazione, a commento del disegno di legge sulla concorrenza che disciplina la Rc Auto.

Viene previsto l’obbligo di sconti significativi nel campo della Rc Auto se l’automobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi, come l’installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e il risarcimento presso autoriparatori convenzionati. Altre norme riguardano l’obbligo di indicare i testimoni, in caso di incidenti con soli danni alle cose, non oltre il momento della denuncia, la possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale, il conferimento all’Ivass dei poteri di controllo e monitoraggio sull’attuazione delle nuove norme. “E’ ovvio che il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito (che costringono, di fatto, ad andare nelle officine convenzionate per riparare il danno) costituisce un serio strappo ai diritti dell’assicurato – prosegue Bettelli -. Il disegno di legge penalizza, oltre agli automobilisti, l’intera categoria dei carrozzieri, sia quelli indipendenti che quelli già convenzionati con le compagnie, i quali dovranno lavorare alle condizioni poste dalle compagnie. Il tutto, è la beffa che si aggiunge al danno, in un disegno di legge sulle liberalizzazioni. Questo, in realtà, è un provvedimento liberticida, perché se ne infischia del principio della libera concorrenza e danneggia in modo evidente le carrozzerie”. Il presidente Lapam Autoriparazione prosegue: “La verità è una sola: le assicurazioni, in questo modo, diminuiranno i costi delle polizze scaricando i costi sulle carrozzerie. Francamente questo è inaccettabile. Che le tariffe pagate dagli automobilisti possano e debbano calare è fuori di dubbio, ma che il prezzo lo debbano pagare gli autoriparatori è semplicemente ridicolo. Questa – conclude Bettelli – non è concorrenza, anzi è il suo contrario. Un provvedimento simile era già stato proposto tempo fa, ma grazie all’impegno delle sigle degli autoriparatori era stato scongiurato. Ora viene rimesso in agenda dal Governo: noi, però, non staremo certamente a guardare mentre ci tolgono la libertà di scelta”.