carneLa campagna “Sì alla carne: piacere senza rischi” è l’iniziativa nazionale promossa da Federcarni/Confcommercio per sensibilizzare i consumatori sui valori nutrizionali della carne rossa che sarà lanciata in occasione di “iMeat”, la fiera dedicata al settore della macelleria, che si tiene a Modena il 15 e il 16 marzo. Novemila macellerie che aderiscono alla campagna su tutto il territorio nazionale distribuiranno 500.000 borse di carta della spesa, vere e proprie locandine informative.

“Stiamo portando avanti quest’iniziativa in collaborazione con l’Università Veterinaria “Alma Mater” di Bologna – spiega Maurizio Arosio presidente di Federcarni Confcommercio – che in un recente studio ribalta il luogo comune degli ultimi 30 anni secondo cui la carne provoca patologie metaboliche e cardiovascolari. I professionisti della carne, i macellai, vogliono porsi a tutela della salute dei propri clienti. La ricerca della qualità non si ferma al gusto, ma vuole scoprire metodi di allevamento che garantiscano un prodotto sempre più salubre, ancora più utile all’alimentazione rispetto al già elevato standard della carne di qualità. E’ nostra intenzione essere preparati a consigliare le giuste quantità necessarie, per non sprecare e per una spesa consapevole ed economica senza rinunciare alla qualità che fa bene alla nostra salute”.

Secondo i ricercatori di Bologna, i professori Tassinari e Matiaccio, la carne contiene sostanze bioattive di natura lipidica come Omega3 e Omega 6, proteine nobili, vitamine, minerali, oligoelementi e aminoacidi essenziali: sostanze altamente assimilabili essenziali per la crescita e la rigenerazione del corpo. I risultati mostrano un apporto di Omega 3 e una scarsa presenza di colesterolo in tutte le tipologie di carne. Carni bianche e rosse si differenziano per costruzione chimica e svolgono funzioni diverse per l’organismo, ma per un’alimentazione sana è indispensabile un’assunzione di entrambe (integrata con vegetali, pesce e latticini). Dagli USA, la Penn State University afferma che assumere fino a 150 gr. di carne rossa al giorno (purché magra) aiuti ad abbassare la pressione sanguigna e il colesterolo, prevenendo malattie vascolari e cardiache.

Nel nostro paese quanto spendono le famiglie per la carne? I dati dell’Istat indicano che la spesa per carni in Italia rappresenta oggi circa il 5% del totale della spesa annua di ogni famiglia e, se si guarda al passato, questa quota si è ridimensionata in misura molto lieve, in linea con la riduzione della quota riguardante la spesa alimentare complessiva. In termini reali, a prezzi del 2013, le famiglie italiane spendono ogni anno per l’acquisto di carne poco più di 1.200 euro (136 euro in meno rispetto al 2007).

Analizzando più nel dettaglio la spesa per la carne, si nota come le famiglie nel corso degli anni abbiano introdotto alcune modifiche nelle proprie abitudini alimentari. L’acquisto di carne bovina oggi ha ancora un peso rilevante, rappresentando l’1,7% della spesa per la carne, anche se nel passato registrava una quota di spesa di poco superiore. Attualmente la spesa annua per famiglia è di circa 450 euro, 108 euro in meno rispetto al 2007.

L’affermarsi di nuovi stili di vita e la convenienza economica hanno favorito negli anni recenti la crescita della spesa per il pollame che oggi rappresenta l’1% della spesa totale. La spesa attuale per famiglia è pari a 275 euro, 17 euro in più rispetto al 2007.

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