Quirico+coverUno dei più fini narratori delle turbolenze dell’Africa e del mondo islamico, inviato de La Stampa, per cinque mesi ostaggio di criminali in Siria nel 2013. Dopo l’enorme successo ottenuto con Erri De Luca, che l’11 marzo ha portato a Carpineti quasi 300 persone, proseguono gli incontri di altissimo livello culturale proposti dall’associazione carpinetana La 25° Ora. Un altro nome di spicco dopo De Luca, Sergio Rizzo e Valerio Varesi, in attesa di ospitare nei prossimi mesi Stefano Tura, scrittore e inviato del TG1 a Londra e l’attesissimo maestro del noir mediterraneo Massimo Carlotto.

A Carpineti, alle 17 nella biblioteca comunale di via G. di Vittorio, Domenico Quirico presenterà il suo nuovo libro “Il grande califfato”, un interessante approfondimento sulla delicatissima situazione mediorientale, dove il pericolo dell’Is, rimane costante.

Un tema che il giornalista de La Stampa ha conosciuto bene. Il giorno in cui, per la prima volta, parlarono a Domenico Quirico del califfato fu un pomeriggio, un pomeriggio di battaglia ad al-Quesser, in Siria. Domenico Quirico era prigioniero degli uomini di Jabhat al-Nusra, al-Qaida in terra siriana. Abu Omar, il capo del drappello jihadista, fu categorico: «Costruiremo, sia grazia a Dio Grande Misericordioso, il califfato di Siria… Ma il nostro compito è solo all’inizio… Alla fine il Grande Califfato rinascerà, da al-Andalus fino all’Asia».

Tornato in Italia, Quirico rivelò ciò che anche altri comandanti delle formazioni islamiste gli avevano ribadito: il Grande Califfato non era affatto un velleitario sogno jihadista, ma un preciso progetto strategico cui attenersi e collegare i piani di battaglia. Non vi fu alcuna eco a queste rivelazioni. Molti polemizzarono sgarbatamente: erano sciocchezze di qualche emiro di paese, suvvia il califfato, roba di secoli fa.
Nel giro di qualche mese tutto è cambiato, e il Grande Califfato è ora una realtà politica e militare con cui i governi e i popoli di tutto il mondo sono drammaticamente costretti a misurarsi.

Questo libro non è un trattato sull’Islam, poiché si tiene opportunamente lontano da dispute ed esegesi religiose. È soltanto un viaggio, un viaggio vero, con città, villaggi, strade e deserti, nei luoghi del Grande Califfato. Parte da Istanbul e si conclude in Nigeria, fa tappa a Groznyj in Cecenia e nelle pianure di Francia, nel Sahel e in Somalia.
Parla di uomini, delle loro storie, delle loro azioni e omissioni.
L’AUTORE
Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male.

 

Per tutte le informazioni sull’associazione e sulle attività, l’indirizzo è www.25ora.it.