Mappa-territori-estensiNell’ambito del ciclo Bizantini e longobardi, culture e territori in una secolare tradizione dell’Archivio di Stato di Modena, si svolge mercoledì 25 marzo alle ore 16 presso l’aula magna dell’Istituto superiore di studi religiosi B. C. Ferrini, in corso Canalchiaro, 149, a Modena, la conferenza a cura di Franco Cazzola, docente all’Università di Bologna, dal titolo Pellegrino Prisciani, un umanista storico dei territori estensi (secolo XV-XVI). L’ingresso come sempre è libero.

Franco Cazzola docente  di storia economica presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bologna. Ha insegnato inoltre storia economica anche presso i corsi di laurea in Geografia e in Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo bolognese e storia economica presso la Facoltà di Economia dell’ateneo ferrarese dal 1999-2000 al 2004-2005. Ha aderito, dalla fondazione, al Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna, nel cui ambito ha rivestito la carica di responsabile scientifico del Centro “Luigi Dal Pane” per la storia economica e sociale dell’Emilia Romagna e di responsabile scientifico della biblioteca.

Dal 1986 intrattiene contatti e scambi con università spagnole (Santiago, Málaga, Córdoba, Barcelona, Girona, Valladolid, Madrid). È stato responsabile e coordinatore di progetti nazionali riguardanti l’agricoltura e società rurale in Italia nel contesto dell’Europa mediterranea, e le politiche ambientali e politiche del territorio. Ha rivestito la carica di presidente (1996-2000) del Comitato scientifico dell’Istituto “Alcide Cervi” e di condirettore (1985-2000) degli “Annali dell’Istituto Alcide Cervi”. Dal 1999 è presidente della Deputazione Ferrarese di Storia Patria.

Nell’intervento il professor Cazzola illustra la figura di Pellegrino Prisciani (ante 1435 – 1518, 19 gennaio). Prisciani si colloca agevolmente nella categoria degli uomini del Rinascimento. Funzionario di corte al servizio del duca Borso d’Este e poi del fratello Ercole I, fu podestà, ambasciatore, ma anche responsabile dei libri e dell’archivio ducale. La sua esperienza astronomia e astrologia, unita alla conoscenza del greco e dell’ebraico, è ritenuta all’origine del progetto iconografico di quella “casa del tempo” che è il Salone dei Mesi di palazzo Schifanoia. L’argomento centrale della conversazione del 25 marzo,  sarà il suo ruolo di storico e studioso di geografia, che lo condusse a ricercare le fonti delle mutazioni territoriali provocate dal fiume Po e dai suoi affluenti e a descrivere l’origine e i confini dei territori soggetti alla signoria Estense.