Consiglio-Formigine-2014Maggioranza compatta (contraria la minoranza) nell’approvazione del bilancio di previsione 2015, avvenuta nel corso della seduta di giovedì 26 marzo del Consiglio comunale, al termine di un ampio e interessante dibattito che ha coinvolto numerosi consiglieri dei due schieramenti: riconoscimenti al documento negli interventi dei consiglieri Gherardi, Zarzana, Gelmuzzi, Bonini, Ottani e Poli; critiche mirate negli interventi dei consiglieri Bigliardi, Giusti, Cipriano e Cuoghi, ma tutti d’accordo nell’evidenziare il grande lavoro di chi ha redatto il primo bilancio di questa legislatura.

Nella sua presentazione, il Sindaco Maria Costi ha sottolineato come anche Formigine debba gestire tagli sovradimensionati rispetto alla capacità di spesa e manovre sulle entrate incentrate sulle Amministrazioni centrali. “Lungi da noi la presunzione di riuscire a cogliere a pieno la reale situazione finanziaria del paese che ha imposto manovre così pesanti, chiediamo però chiarezza. Se una quota dell’Imu va allo Stato, allora non si deve chiamare imposta municipale. Chiediamo che sia chiaro a chi vanno i soldi che i cittadini versano, perché è comprensibilmente diffusa la convinzione che il Comune incassi e gestisca l’intero gettito. Dal 2007 l’impatto delle manovre sugli enti locali ha superato i 16 mila milioni di euro. Per Formigine ciò ha comportato un crollo dei trasferimenti che nel 2015 sono addirittura con segno negativo: lo Stato non solo azzererà i trasferimenti verso il territorio, ma arriverà addirittura a “prelevare” risorse dal Comune per 227.000 euro”.

Al fine di fare fronte a questa pluriennale emorragia di trasferimenti, l’Amministrazione ha messo in campo nuove misure di razionalizzazione, contenimento e anche tagli di spesa, oltre a quelle già adottate negli anni precedenti che collocano Formigine fra i Comuni modenesi, e non solo, con il livello di spesa pro capite tra i più contenuti. Per un Comune che si caratterizza per l’elevata domanda di servizi e che, nel tentativo di soddisfare questa esigenza, vincola oltre il 50% delle sue risorse all’erogazione di servizi alla persona e alla famiglia, si tratta dunque del quinto anno consecutivo di rigore. Proprio per preservare i servizi erogati è stato necessario effettuare una manovra sia sulla Tasi che sull’addizionale comunale. Del potenziale maggior gettito di 1,3 milioni di euro, solo 200.000 euro rimarranno sul territorio in quanto il resto verrà riassorbito dal taglio dei trasferimenti. Per questo motivo l’Imu resterà invariata, con la conferma dell’aliquota ridotta al minimo di legge (7,6 per mille) per i nuovi insediamenti produttivi e per i negozi di proprietà degli imprenditori. La Tasi, invece, viene portata dal 2,5 al 3,3 per mille introducendo due tipologie di detrazioni: la prima legata alla rendita catastale, la seconda in base al numero di figli conviventi. Chi possiede abitazioni ampie e lussuose probabilmente pagherà di più, la famiglia con figli che vive in un piccolo appartamento risulterà invece avvantaggiata.

“Nonostante le difficoltà rivendico comunque la bontà di questo bilancio e desidero evidenziare i punti di forza che lo caratterizzano – ha spiegato il Sindaco Costi – in primis, si tratta di un “bilancio da Oscar” relativamente alla trasparenza e alla comunicazione. In un periodo storico come questo, essere premiati per la trasparenza e per lo sforzo profuso nel cercare di comunicare i dati di bilancio e le risultanze dell’attività amministrativa è sicuramente un risultato significativo e non scontato, è un valore per tutta la comunità arrivare primi in Italia per il bilancio e terzi per la lotta all’evasione. I costi della macchina comunale sono in costante riduzione, così come le spese del personale. Si conferma il trend di riduzione dell’indebitamento consolidato. Riguardo questo dato rimarco che, sempre in un’ottica di trasparenza, da anni viene pubblicato il dato del Comune e della Formigine Patrimonio, pur non sussistendo l’obbligo. Il sostegno alle imprese passa attraverso una duplice azione: il rispetto dei tempi di pagamento al fine di garantire liquidità e la conferma delle agevolazioni Imu già previste nel 2014 sui capannoni per i nuovi insediamenti produttivi e per i negozi di proprietà dell’imprenditore. In un’ottica di equità si conferma la volontà di proseguire l’impegno ad oggi profuso in materia di lotta all’evasione, che è lotta per la legalità perchè ha permesso di tenere lontano imprese illegali. Nonostante la riduzione delle risorse la volontà è quella di sostenere gli investimenti sia attraverso interventi diretti che attraverso realizzazioni di privati all’interno degli strumenti urbanistici per un totale di circa 20 milioni di euro. Il sostegno agli investimenti passa anche attraverso la scelta di non destinare oneri di urbanizzazione al finanziamento della spesa corrente ma di veicolarli per intero a finanziare gli investimenti, valore per il territorio”.

Sul fronte degli investimenti, il Comune è impegnato a reperire risorse esterne. I contributi ad oggi recuperati consentiranno di riqualificare per stralci il centro storico di Formigine ed effettuare importanti interventi sulla frazione di Casinalbo al fine di superare le interferenze della ferrovia; ristrutturare e rifunzionalizzare l’edificio ex-alpini, che verrà adibito a centro di neuropsichiatria infantile, completando così il polo residenziale sanitario che comprenderà l’Opera Pia Castiglioni, Villa Sabattini e la sede assegnata all’Avap; realizzare un tratto di pista ciclabile che collegherà Formigine all’ospedale di Baggiovara; realizzare il cosiddetto “by pass Corassori”, una casa della musica, un incubatore per start up e interventi strutturali sugli edifici scolastici. “Abbiamo accettato un ruolo che impone decisioni non facili – ha concluso Maria Costi – Non ci sottraiamo al confronto, alle critiche e abbiamo intenzione di continuare a governare all’insegna della responsabilità, l’unica via per mantenere l’equilibrio nel medio periodo. Purtroppo la responsabilità porta talvolta a percorrere strade in salita e ad effettuare scelte che possono sembrare impopolari, ma che di fatto rappresentano il più delle volte le uniche alternative. E nella difficoltà delle scelte obbligate, per quanto possibile abbiamo evidenziato le nostre priorità: trasparenza, abbassamento costante del debito consolidato (che non si è accumulato per mala gestione, ma per grandi interventi per il territorio, come le tre scuole in tre anni), supporto ai servizi e alle famiglie, all’educazione e, perchè no, alla bellezza e alla valorizzazione del territorio, sempre in un’ottica di equità”.