E’ aperto alla cittadinanza e a tutte le forze politiche e sociali il confronto-dibattito promosso lunedì prossimo 13 aprile in Cgil su “La buona scuola”.
L’iniziativa è organizzata dal sindacato scuola Flc/Cgil di Modena insieme a varie associazioni del mondo scolastico Cidi, Comitato per la Lip, Mce, Proteo, Andis, Cgd, Coordinamento Presidenti di Circolo e di Istituto Scuole modenesi-Rete Studenti Medi e studenti universitari Udu.
L’iniziativa si svolge alle ore 21 presso la sede Cgil (piazza Cittadella 36). Intervengono Anna Maria Santoro della segreteria nazionale Flc/Cgil, la senatrice Francesca Puglisi responsabile nazionale Scuola PD e l’onorevole Giovanni Paglia di Sel. Presiede i lavori Stefano Colombini segretario Flc/Cgil Modena.
Hanno assicurato interventi: Adriana Querzè consigliere comunale lista civica Per Me Modena, Cristina Contri responsabile Movimento Cooperazione Democratica, Dimer Marchi del Centro Iniziativa Democratica degli Insegnanti, Omer Bonezzi presidente Andis, Bruno Moretto Comitato Legge Iniziativa Popolare sul riordino della scuola, Camilla Scarpa Rete Studenti Medi, un rappresentante di Udu, Gabriella Borbeggiani Coordinamento Genitori Democratici, Beppe Stefani Coordinamento Consigli di Circoli e Istituto. Sono invitati i rappresentanti delle forze politiche locali.

Il Governo ha scelto la strada del Disegno di Legge (DDL) per intervenire sulla scuola, ma per la Flc/Cgil molte misure vanno espunte dal testo per essere trattate con strumenti adeguati e nelle sedi appropriate.
“Ci riferiamo innanzitutto al piano delle assunzioni – spiega Stefano Colombini segretario Flc/Cgil Modena – per il quale chiediamo un provvedimento d’urgenza per garantire le 150.000 assunzioni promesse fin dall’inizio del prossimo anno scolastico”.
Su materie contrattuali come distribuzione del salario, carriera e valorizzazione professionale, mobilità del personale, sostituzione dei colleghi assenti, superamento dell’anno di prova, va invece riaperto il negoziato con i Sindacati per il rinnovo del CCNL, scaduto da ben 6 anni (31.12.2009).

L’elevato numero delle deleghe (13), che il Governo chiede al Parlamento su un’infinità di materie senza delimitarne il perimetro, è uno degli aspetti più negativi di tutto l’impianto di questo DDL che presenta profili di illegittimità costituzionale.
“Con questo Disegno di Legge – continua il segretario Flc/Cgil – si anticipa in maniera surrettizia la riforma degli Organi Collegiali mettendo in discussione la libertà di insegnamento (come quando si vuole sottoporre al Consiglio d’Istituto il superamento del periodo di prova dei docenti)”.
La discrezionalità affidata ai dirigenti scolastici, nella valutazione e chiamata dei docenti, così come nella distribuzione del salario, è una scelta autoritaria che contraddice basilari principi di trasparenza, di democrazia e di buon andamento della pubblica amministrazione.
Il personale ATA, completamente ignorato anche dal piano di stabilizzazione, è oggetto di una vera e propria discriminazione nel Disegno di Legge governativo, non essendoci riferimenti a progressioni di carriera e condizioni lavorative.