inaugurazioneE’ stata una mattinata ricca di emozioni e di amore per la Storia e anche per le tante storie di sacrificio eroico, di amicizia con cui si costruì il movimento resistenziale,  quella che ha contrassegnato questa mattina, allo “Splash Museum” di Sassuolo in via Refice 33, l’inaugurazione della bella  mostra “Una valigia ..fra ricordi e storia”, nel quadro delle iniziative dedicate al 70° Anniversario della Liberazione. E la mostra racconta proprio  di quello straordinario incontro avvenuto settant’anni fa nella nostra  città che,come il resto del mondo, si trovava a vivere una guerra catastrofica sotto molti aspetti e in questo terribile momento storico che avviene l’incontro fra il sassolese  Qurino Dini e il soldato russo Vladimir  Pereladov.

“Una storia quindi importantissima  – come ha ricordato il Sindaco Claudio Pistoni  che ha inaugurato la mostra, capace di raccontare, emozionare e trasmettere ai ragazzi, alle generazioni più giovani il valore autentico degli atti che furono allora compiuti.

Perché quello che abbiamo oggi, in termini di libertà d’espressione, democrazia, diritti democratici allora negati, non deve sembrarci così scontato E dobbiamo sempre ricordare – ha detto Pistoni – le persone che contribuirono a determinare quelle conquiste così preziose”.

Concetti sottolineati poi anche dalla la dott.ssa Rita Turrini dirigente dell’I.C 3 Sassuolo che, ricordando  i contenuti dell’atto deliberativo con il quale, il 21 Aprile del 1978. l’allora Sindaco Alcide Vecchi, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, conferì ufficialmente la Cittadinanza onoraria – per  gli straordinari meriti acquisiti nella lotta di Liberazione, ne ha sottolineato la stretta attualità con la cronaca dei nostri giorni, così fortemente segnata da altri attacchi ai sistemi democratici.

Il 21 novembre del 1943, a Sassuolo, nella casa di Quirino Dini, in via Menotti, trovo’ infatti rifugio il capitano sovietico Vladimir Pereladov, scappato da un campo di  prigionia di Lugo e che venne nascosto, rifocillato, travestito da contadino  e poi aiutato a salire sull’Appennino dove si unì alle formazioni partigiane e divenendo poi egli stesso il comandante del cosiddetto “Battaglione d’assalto russo” che pero’ comprendeva anche italiani,inglesi e americani benché su 150 uomini i russi fossero piu’di un centinaio e che si distinse nei combattimenti che portarono alla nascita della Repubblica di Montefiorino.

Dopo 70 anni si sono così re-incontrati allo Splash Museum delle S. Giovanni Bosco, i parenti dei due protagonisti: il figlio e il nipote di Pereladov e Ivan Morandi nipote invece di papà Dini.

La storia di quest’amicizia è stata raccontata a bambini e artisti e da questo incontro, così lontano nel tempo ma ancora così significativo e da cui sono poi  nate opere che esemplificano i momenti salienti della vita dei due protagonisti. Alla cerimonia, oltre ai parenti dei due personaggi , hanno pure preso parte il prof. Talalay, storico  dell’Accademia delle Scienze Russa che, dopo il suo significativo intervento, ha fatto dono al Comune dell’ultimo suo volume dedicato ai militari russi che operarono  il Sindaco Claudio Pistoni, la Presidente del Consiglio Comunale Serena Lenzotti e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Savigni, rappresentanti dell’Anpi, Dunnia Berveglieri presidente dell’Università  Ginzburg di Vignola.

Il Sindaco Pistoni  ha poi salutato gli ospiti e ha consegnato  al  figlio del capitano russo una piastrella (simbolo della forza e dello sviluppo della nostra terra) con i disegni dei bambini in ricordo dell’amicizia fra il soldato russo e papà Dini.

I ragazzi della scuola secondaria Ruini si sono esibiti in una riuscita performance musicale che ha tra l’altro visto anche l’esecuzione della canzone popolare allora in gran voga grazie alla quale Pereladov imparò la nostra lingua..

Alla realizzazione del progetto, oltre ai bambini della classe IV  Don Gnocchi di San Michele, sono così stati coinvolti  quelli della scuola primaria Guidotti di Fiorano classe IV e con  le classi IV e III A di San.G. Bosco  con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Ruini espongono  gli artisti Martino Ferri di  Fiorano, Manuela Trimboli illustratrice di Palermo, Beatrice Zagato di Padova.

La mostra che è stata curata dall’organizzatrice Tina de Falco, vede anche una installazione di una valigia dove sono raccolte tutte le lettere e le foto dei due protagonisti.  Un autentico scrigno del tempo passato da cui emergono, disposti su un tavolo, vecchi ritagli ingialliti di giornale, pergamene di attestati ufficiali, album fotografici con preziose immagini in bianco e nero, lettere autografe dei protagonisti, disegni e altro materiale ancora, tutti preziosi frammenti che concorrono a ricostruire il puzzle di avvenimenti così importanti e decisivi non solo per chi li visse in prima persona, ma per tutta la nostra storia.

La mostra resterà aperta e visitabile liberamente sino a tutto fino al 25 maggio dal lunedì al venerdì negli orari scolastici del plesso scolastico situato in via Refice, 33.

Un sentito ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale, oltre a tutti i ragazzi e gli operatori scolastici coinvolti, è andato in maniera particolare:  gli insegnanti Teresa Carcione, Tina Triglia, Lucia Sanna, Monica Callegari,  Alessandra Leo,  Gerry Piergiovanni, Roberta Cuoghi. Per i rapporti Italia Russia e per le traduzioni Graziella Bertoni e la signora Monica Di Pietro per aver contribuito alla realizzazione delle piastrelle.

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