Un V-Day tutto nuovo per la IX edizione de ‘I monologhi della vagina’ di Eve Ensler. Un Reading che vede impegnate sul palco quaranta donne tra registe e attrici, alcuni uomini e volti noti come l’assessora Caporioni, l’avvocata Rando, la giornalista Biciocchi, la sportiva Camellini. In scena anche l’anteprima del video ‘One Billion Rising Revolution’.

Ci hanno fatto insorgere, ballare, commuovere, ridere, emozionare, arrabbiare, sdegnare, sperare.

Sono ‘I monologhi della vagina’ ancora una volta in scena: ogni anno gli stessi, ma ogni anno diversi perché si evolvono al mutare delle condizioni sociali e delle insidie quotidiane a cui sono sottoposte le donne. Ogni anno a ricordare che nella storia di una sola donna se ne riconoscono molte altre, come nelle risate amare che i monologhi riescono a suscitare nel profondo perché, in quei sorrisi, è compresa l’indignazione di tutte.

Sipario dunque il 15 e il 17 aprile 2015, ore 21, alla Tenda di Modena, per la IX edizione del V-Day 2015. Quest’anno in una versione rinnovata: i pezzi di teatro politico, che fanno del diritto al genere e delle sue contraddizioni, il campo di ricerca per aiutare e riflettere, si trasformano in letture animate e recitate. Il Reading, ci farà emozionare ed immedesimare nei vissuti degli ormai celeberrimi brani tratti dalle testimonianze di 200 donne che hanno raccontato a Eve Ensler le proprie esperienze di ordinaria quotidianità e di altrettanto ordinaria discriminazione, approfondendo gli stereotipi che investono i corpi femminili e i dettami culturali a cui viene sottoposta la sessualità della donna.

Novità di questa IX edizione, oltre a una quarantina fra attrici e registe volontarie non professioniste e alla presenza maschile in scena, nella recitazione della “Preghiera di un uomo”, molti i volti noti di personalità che si sono distinte in vari ambiti professionali a livello locale e nazionale, che, con la loro presenza, intendono sottolineare l’importanza dell’impegno personale di ognuno di noi per cambiare quella parte della cultura che fa dei generi ambiti di azione per la diseguaglianza.

Il 15 aprile Ingrid Caporioni, Asssessora alle Pari opportunità del Comune di Modena e Cristina Biciocchi, giornalista, direttrice e ideatrice di Profilo donna, leggeranno “Fatto non felice” incentrato sui dati dei femicidi, mentre Gabriella Veronesi e Barbara Borghi, Cgil Modena, interpreteranno “La mia rivoluzione”.

Il 17 aprile toccherà a Vincenza Rando, avvocata e responsabile dell’ufficio legale di Libera, esporre “Fatto non felice” e a Cecilia Camellini, nuotatrice, campionessa europea, mondiale e paraolimpica, seguire il brano “La mia gonna corta”.

Nel corso dello spettacolo sono inoltre previste le proiezioni di due video: un’anteprima che si compone dei momenti della manifestazione ‘One Billion Rising Revolution’ dello scorso 14 febbraio e ‘Trigger warning’, di Eve Ensler e Tony Stroebel.

“Creare attenzione sui temi di genere con strumenti non convenzionali e d’immediata comprensione, che usino l’ironia e la creatività, è un modo innovativo di fare prevenzione e contrasto alla violenza. Una formula, che abbiamo convintamente sostenuto dal suo esordio – ha detto Vittorina Maestroni, Presidente del Centro documentazione donna a nome del comitato promotore VDay Modena – A Modena il connubio fra associazioni femminili e la voglia d’azione dei gruppi di donne che hanno lavorato sui percorsi teatrali per avvicinare le persone a questi temi e ad una nuova consapevolezza di sé e dei propri diritti, ha avviato una sinergia importante che segna un salto di qualità, permettendo d’incentivare un cambiamento culturale fattivo su questi temi”.

‘I monologhi della vagina’ negli ultimi anni hanno richiamato nel modenese oltre 5mila spettatori devolvendo circa 30mila euro alle associazioni impegnate nella lotta contro la violenza e ad organizzazioni – quali Aidos, Babel Onlus, Moxa-Modena per gli altri, Associazione Modena Terzo Mondo Onlus- per progetti internazionali e locali di contrasto alla violenza sulle donne e di prevenzione rivolti alle giovani generazioni.

Il caso modenese è unico poiché si è distinto per impegno e durata della messa in scena dei Monologhi, tanto da ricevere dalla stessa Ensler, nel 2013, il mandato per coordinare la campagna italiana del ‘One Billion Rising’, la cui portavoce nazionale è Nicoletta Corradini che condurrà la danza finale “Break the Chain”.