“Per prima cosa – spiega il Sindaco Reggianini – rinnoviamo le condoglianze alla famiglia del povero Antonio Benedetti, a loro va il nostro pensiero. Quella accaduta lunedì è un lutto che ci colpisce come comunità, e colpisce profondamente tutta l’Amministrazione, la perdita di una vita umana, per di più in queste circostanze è un dramma davanti al quale tante parole sono superflue”. “Come Sindaco ribadisco ciò che avevo già dichiarato ieri, ossia che la segnaletica era apposta a 1000 mt dal punto di chiusura della strada e che a 50 mt dal punto di inizio della superficie allagata erano state posizionate transenne atte a sbarrare la carreggiata stradale, rendendo però percorribile le banchine transitabili, allo scopo di mantenere un varco extra carreggiata per le attività agricole, il tutto come previsto dalle norme vigenti. Le fonti a nostra disposizione indicano come, al momento dell’incidente, le transenne erano poste nel mezzo della carreggiata, sarà comunque la magistratura a chiarire ogni punto, magistratura nella quale abbiamo massima fiducia e che potrà naturalmente accedere agli atti che riterrà opportuni”.

 

Analisi cronologica dei lavori del sottopasso

“A seguito della imponente nevicata del 6 di febbraio scorso – spiega l’Assessore ai lavori pubblici e alla viabilità Denis Bertoncelli -, conclusi tutti i lavori di emergenza, ci siamo interessati alla situazione del sottopasso di Via San Donnino ed abbiamo subito stilato ed emanato un’ordinanza di chiusura della viabilità. In seguito sono partite subito le analisi legate al sottopasso e abbiamo capito che l’allagamento non era legato solo alle precipitazioni, ma ad acque risorgive presenti nel sottosuolo che andavano ad allagare la struttura in questione. Abbiamo fatto ripartire le idrovore fisse e presenti nel sottopassaggio, ma tale messa in funzione provocava un allagamento dei campi privati circostanti. A quel punto ci siamo rivolti ad Anas, compartimento di Bologna, che è proprietario e gestore del canale ricettore di questo sottopasso. Abbiamo inviato alla stessa Anas in prima battuta una lettera per chiedere l’intervento, non essendoci stata alcuna reazione, abbiamo costruito un’ordinanza contingibile urgente il 21 marzo per l’intervento finale di pulizia e di sistemazione del canale, atto proprio a ricevere le acque del sottopasso in questione. Anas nei 10 giorni successivi ha attuato l’intervento e ha ripristinato il canale. Al termine delle operazioni, per testare l’effettivo corretto deflusso delle acque in quel canale, si è messo in funzione per alcune ore le idrovore fisse presenti nel sottopasso. Dopo alcune ore di lavoro le idrovore si sono bloccate. E’ stato necessario a quel punto provvedere allo svuotamento senza le pompe fisse e nel contempo attivare l’iter per l’individuazione di una ditta (seguendo naturalmente le norme comunali e i tempi che ne conseguono) che doveva ripristinare le idrovore. Come già sottolineato l’intervento dell’azienda in questione era programmato per questa settimana”.

 

Il falso furto del generatore

“Smentisco categoricamente – spiega l’Assessore alla Sicurezza Giovanni Gargano -, l’ipotesi di un recente, furto del generatore elettrico che alimenta le idrovore del sottopassaggio. Sottolineo che una situazione similare era accaduta, ma parliamo di alcuni fa. Da allora le idrovore sono alimentate da un quadro elettrico che aziona le pompe del sottopasso che era ed è perfettamente funzionante. Tutto ciò è dimostrato dal fatto che al termine dell’intervento Anas le idrovore sono state alimentate regolarmente. Ritengo che in situazioni così delicate ogni circostanza debba essere supportata da evidenze, questo nel rispetto, in primis, della famiglia della vittima e di tutti coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti”.

 

La strumentalizzazione di una tragedia

“Come persone, prima che come Amministratori siamo stati fortemente e intimamente colpiti dal lutto accaduto alla famiglia Benedetti – spiega la Giunta castelfranchese -, il comportamento dell’ opposizione, che ha cavalcato l’onda emotiva dello sconforto senza alcuno scrupolo, cosa fatta anche da alcuni simpatizzanti dei partiti stessi, lascia senza parole, sgomenti. Oggi più che mai riteniamo che ognuno di noi debba esercitare al meglio il proprio senso di responsabilità, nel rispetto delle regole di convivenza comune, regole senza le quali una comunità è svuotata di valori e perde la sua funzione aggregatrice fondamentale”.