supermercato_2I sindacati del Commercio Filcams-Fisascat-Uiltcus di Modena proclamano sciopero per le giornate festive civili e religiose del 25 Aprile, 1° Maggio, 2 Giungo e 15 Agosto 2015 contro le liberalizzazioni degli orari commerciali introdotte dal Decreto Salva-Italia 2011 e il conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita degli addetti a causa delle aperture indiscriminate festive e domenicali.

A 4 anni dalle liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive previste dal decreto “Salva Italia”, gli effetti reali e riscontrabili sono completamente negativi. Le liberalizzazioni non hanno portato aumento dell’occupazione, nè dei consumi, ma hanno peggiorato le condizioni di lavoro nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne e sulle loro famiglie.

In questi anni contro le liberalizzazioni si sono impegnati attraverso raccolte di firme, appelli, proposte di legge, sia i sindacati di categoria di Cgil-Cisl-Cisl, ma anche associazioni datoriali come Confersecenti, partiti come Pd e M5S, nonché la Diocesi di Modena. Le pressioni esercitate hanno portato il Parlamento a elaborare una proposta di modifica alle aperture festive e domenicali.
Filcams Fisascat e Uiltucs confermano la necessità di cancellare il Decreto sulle Liberalizzazioni e riscrivere un sistema diverso di regole per il settore.  E’ necessario affidare la materia delle aperture domenicali e festive alla competenza dei Comuni, ricercando una loro equilibrata definizione attraverso il confronto con le parti sociali nel territorio.

Purtroppo, le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una parte potranno permettere agli Enti locali e alle parti sociali di ridiscutere gli orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall’altra, non ponendo vincoli se non la chiusura di sole 6 festività (unilateralmente scelte dall’esercente), sostanzialmente non risolveranno il problema di una liberalizzazione selvaggia.

Festività come ad esempio, il 25 Aprile, il 1° Maggio e il 2 Giugno, non possono essere nella disponibilità dei singoli esercenti, ma per il loro significato storico e identitario, devono poter essere riconosciute come espressione di valori fondanti da tutto il Paese.

E’ per questo che Filcams-Fisascat-Uiltucs proclamano sciopero contro l’intenzione di quelle grandi catene commerciali, quali Lidl, Pam Panorama, Esselunga, Eurospin, Famila, Obi, Metro e Unieuro che intendono aprire nei giorni del 25 Aprile e 1° Maggio. In questo modo, i lavoratori che, malgrado la volontarietà del lavoro festivo prevista dal CCNL, saranno comandati a prendere servizio, potranno astenersi.

Filcams-Fisascat-Uiltucs ritengono che anche le imprese possano fare la differenza e rispettare le festività, aderendo ad accordi di autoregolamentazione quando proposti dalle Amministrazioni locali (come ad esempio a Modena e Vignola), sottoscrivendo accordi sindacali che prevedano la chiusura nelle festività previste nei CCNL, decidendo semplicemente di chiudere e basta.

Fiorella Prodi – Filcams/Cgil
Alessandro Martignetti – Fisascat/Cisl
Lorenzo Tollari – Uiltucs/Uil