c-entro-in-biciA Carpi dal giugno 2008 è operativo il servizio di ‘bike sharing’ C’entro in bici. Il sistema, ideato dall’ingegnere romagnolo Fulvio Tura e promosso per la prima volta a Ravenna nel 2001, è traducibile come ‘condivisione della bicicletta’ ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile che sempre più spesso vengono adottati dai Comuni che intendono ridurre i problemi derivanti dalla congestione stradale e dall’inquinamento. In pratica consiste nella messa a disposizione di una serie di biciclette di proprietà comunale, parcheggiate in apposite rastrelliere, che i cittadini (previa sottoscrizione di un apposito abbonamento gratuito) possono utilizzare durante il giorno. A Carpi le biciclette messe a disposizione erano inizialmente 28, poi sono diventate dal 2009 44, in 11 rastrelliere ubicate in sette punti differenti: presso la stazione ferroviaria, a QuiCittà in via Berengario, al parcheggio multipiano di piazzale Maestri del Lavoro, all’Autostazione, al Comando della Polizia municipale, all’Ufficio postale di via XX Settembre e, infine, presso gli uffici comunali di via Peruzzi. Sempre nel 2009 si è arrivati anche all’estensione del servizio a utenti collettivi come gli alberghi, i sindacati, le associazioni oltre che ai turisti (in quest’ultimo caso per avere la chiave bisogna rivolgersi allo I.A.T. di via Berengario 2).

“Consideriamo C’entro in bici un sistema efficace dal punto di vista della salvaguardia ambientale e in funzione dei vantaggi che potenzialmente offre, soprattutto per i pendolari e in nome della mobilità sostenibile. Non è un caso – spiega l’assessore alla Mobilità Cesare Galantini – che le rastrelliere siano state sistemate principalmente presso i punti d’interscambio modale. Ora, vista la richiesta, intendiamo potenziare il servizio presso la stazione ferroviaria trasferendo qui da altri punti della città altre due rastrelliere, in modo da far diventare ben 24 le bici offerte. La Giunta ha poi appena approvato una delibera che riguarda la proroga del servizio dal settembre 2015 fino al 2017 e presto verrà individuato un nuovo gestore”.

Al cittadino maggiorenne che sottoscrive un abbonamento gratuito al servizio viene consegnata una chiave numerata, censita su un registro Internet nazionale: con questa chiave si può ritirare una bici qualsiasi tra quelle disponibili a Carpi, ma anche tra quelle presenti nelle altre città d’Italia che aderiscono a questo sistema, ad esempio Modena. All’utente si chiede il pagamento di una cauzione (venti euro) che sarà rimborsata in caso di restituzione della chiave medesima. Le bici si possono usare dalle ore 7 alle ore 21, con l’obbligo di riportare il mezzo alla medesima rastrelliera di prelievo. In caso di mancata restituzione la chiave rimasta nella rastrelliera consente, tramite Internet, di risalire all’utente corrispondente: sono previste sanzioni per tutte le trasgressioni al regolamento che il Comune ha approvato nel 2008 contestualmente al progetto C’entro in bici. In caso di furto l’utente dovrà sporgere denuncia oppure, in caso di sua negligenza come la mancata chiusura del lucchetto incorporato, ne risponderà direttamente. Le bici sono comunque dotate di bulloneria antifurto, gomme piene, telaio a prova di vandalo, e hanno i colori del Comune.

Gestione e manutenzione del servizio (dietro pagamento di un costo forfettario per ciascuna bici) saranno a carico del futuro gestore (fino a settembre questo sarà il CSS), che dovrà anche controllare il comportamento dell’utenza e rendicontare periodicamente al Comune spese ed incassi. L’amministrazione comunale ha stanziato complessivamente 33200 euro (inclusa l’Iva al 22%) per i 28 mesi previsti dal nuovo contratto di assegnazione.

Ad oggi gli iscritti complessivi al servizio sono 385, di cui 337 individuali (179 maschi, 19 stranieri, e 158 femmine, 11 straniere) oltre a 48 utenti collettivi. L’età degli iscritti individuali: da 18 a 35 anni sono 93, da 36 a 60 anni 208, da 61 anni in poi 36. Le ore di utilizzo delle bici dal 2008 a oggi sono state oltre 100.000. In questi 7 anni non è mai giunto infine nessun reclamo, non si è verificato nessun furto e le biciclette di C’entro in bici sono tutte funzionanti.