foto-RogantiA piedi o in bicicletta per scoprire Modena riandando indietro con lo sguardo di un secolo esatto, quando anche l’Italia entrava in guerra nel primo conflitto mondiale. Domenica 24 maggio, infatti, ritorna dopo l’esperienza di aprile “Sui passi della Grande Guerra. Tour guidato in città alla scoperta di luoghi conosciuti e dimenticati”. Alle 10 dal sagrato del Tempio in piazza Natale Bruni si parte per un viaggio nel tempo e nello spazio tra luoghi cittadini variamente segnati dal conflitto, affidato al racconto di Stefano Bulgarelli del Museo civico d’arte e Fabio Montella dell’Istituto storico, con letture degli attori del progetto di Ert “Carissimi Padri…”: Nicola Bortolotti, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo.

La partecipazione è gratuita. Per chi sceglie l’itinerario a piedi non serve prenotazione; chi sceglie i pedali per partecipare al giro che arriva fino al cimitero di S. Cataldo deve prenotare via email (musei.civici@comune.modena.it) o per telefono allo 059 2033122 (lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 17; martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13).

Dai segni della memoria come monumenti e lapidi, ai luoghi di cui si è perso il ricordo, gli itinerari fanno rivivere le trasformazioni durante il conflitto della città, divenuta retrovia del fronte e, dopo la disfatta di Caporetto di fine ottobre 1917, “territorio in stato di guerra”.

Il punto di partenza è una mappa del 1916 con foto d’epoca e brevi inquadramenti storici delle diverse tappe, che sarà distribuita gratuitamente ai partecipanti. Sui percorsi Monet Video ha realizzato il filmato “Modena, sui passi della Grande Guerra” pubblicato sul portale web del Comune (www.comune.modena.it).

L’iniziativa – a cura di Museo civico d’arte e Istituto storico di Modena, in collaborazione con Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) rientra nel calendario di appuntamenti a cura del Comitato per la Memoria e le Celebrazioni del Comune di Modena e del Comitato di Modena per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, composto da Comune, Provincia, Prefettura e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, con il sostegno anche di Banca Popolare dell’Emilia Romagna.