ales-3In data martedì 19 maggio, in tarda serata, in provincia di Alessandria, personale delle Squadre Mobile di Reggio Emilia e Alessandria è intervenuto mentre si stava perfezionando uno scambio di un elevatissimo quantitativo di stupefacente. In particolare, le indagini della Squadra Mobile di Reggio Emilia, coordinate dalla Procura di quella città, portavano a ritenere che in un paese della provincia di Alessandria, Borghetto di Borbera, sarebbe avvenuto un ingentissimo scambio di stupefacente organizzato da un sospetto narcotrafficante internazionale di origine magrebina domiciliato in paese.

Di intesa con la Procura di Reggio Emilia, le squadra mobili di Reggio Emilia e Alessandria, davano inizio ad un prolungato servizio di appostamento che si concludeva martedì quando veniva notato un autoarticolato con targa spagnola parcheggiato nei pressi del cimitero comunale. Si decideva, quindi, di attenzionare il mezzo e, in tarda serata, si notava un’autovettura, condotta da un cittadino magrebino, che si avvicinava al camion da cui scendevano due uomini spagnoli. I tre dopo aver parlottato si dirigevano nel vano di carico del mezzo e, mentre ne osservavano il contenuto, venivano raggiunti e bloccati. All’interno del mezzo, abilmente occultati all’interno di un vano appositamente ricavato, si rinvenivano 6 cartoni da 30 chili, ciascuno, di hashish per complessivi 180 chilogrammi.

I tre, bloccati ed arrestati, sono: V.R.B., nato nell’ottobre 1966 in Spagna ivi residente; A.J.A.M. nato nel settembre 1950 in Spagna ivi residente e O.A., nato nel dicembre 1979 in Marocco, domiciliato a Borghetto Borbera (AL). Il camion in cui veniva occultato lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro e sono in corso accertamenti per verificarne la proprietà e la provenienza.

“Quando mi sono insediata – dichiara il Questore di Reggio Emilia Dott.ssa Isabella Fusiello – ho posto tra le priorità nella mia agenda di lavoro oltre la lotta al degrado urbano anche il contrasto al piccolo spaccio.

Sono convinta che per contrastare efficacemente la lotta al piccolo spaccio non bisogna trascurare indagini articolate che debbono necessariamente dirigersi verso il traffico internazionale. E’ un fenomeno che investe più paesi, più realtà territoriali. Il sequestro avvenuto martedì scorso nei pressi di Alessandria che ha riguardato un quantitativo di circa 190 kg è  la dimostrazione che da una realtà come quella reggiana si può arrivare ad individuare un gruppo di criminali che opera nel campo del traffico di droga su scala internazionale. Circa due mesi fa un altro grosso sequestro di circa 80 kg.  oltre ai 40 arresti per piccolo spaccio negli ultimi mesi.

Tutto ciò sta a significare che la Polizia di Stato reggiana non trascura né il piccolo spaccio né si ferma a questa micro realtà.

Sappiamo bene che debellare questo fenomeno è quasi impossibile – prosegue la Dott.ssa Fusiello – ma tutti questi arresti rappresentano un chiaro segnale di attenzione al fenomeno ed aiutano a contrastarlo e a limitarlo.

Ricordo che sono stati predisposti diversi servizi sia di prevenzione che di repressione in diverse zone e principalmente nella zona delle ex Reggiane  dove il problema è sentito.

Posso affermare che questa serie di operazioni proseguiranno e si intensificheranno ulteriormente.

Aggiungo un’ ulteriore considerazione evidenziando l’impegno della Polizia di stato di Reggio Emilia anche sul fronte della prevenzione divulgando, attraverso incontri nelle scuole, la cultura dello sport per uno stile di vita sano.

Da parte nostra, manterremo alta l’attenzione, con la consapevolezza, che il contrasto allo spaccio della droga, passa attraverso un controllo capillare del territorio ed in questa direzione occorre continuare ad andare avanti.

Voglio indirizzare un ringraziamento alla magistratura reggiana e anche ai giudici che hanno creduto nel nostro lavoro supportandoci. Quando le Istituzioni vanno nella medesima direzione i risultati non possono che essere positivi”.