Polizia-FerroviariaI risultati dell’operazione Blue Amber per quanto riguarda il focus sui furti di metallo in ambito Europeo: controllate 11.546 aziende di rottame, 119.863 persone (di cui 319 arrestate e 434 denunciate) e 62.958 veicoli (di cui 236 sequestrati), contestati 1.717 crimini (di cui 163 casi di furto) e violazioni amministrative, sequestrati 1.367.062 chilogrammi di metallo per un valore stimato di 6.065.804 euro. Blue Amber, prevederà altre operazioni di contrasto e di prevenzione di altre tipologie di crimini che coinvolgono gli Stati dell’Unione Europea.

Le Forze di Polizia italiane hanno preso parte all’action day nel territorio nazionale complessivamente con 11.883 operatori (suddivisi in 4.750 pattuglie). Sono controllate 31.473 persone (34 le persone arrestate e 312 quelle denunciate a piede libero per 45 casi di furto e 830 altri crimini o violazioni amministrative) e 2.664 aziende operanti nel settore del riciclo dei metalli (c.d. rottamai) e 26.080 veicoli. Complessivamente sono stati sequestrati 46 mezzi di trasporto, 1.229.511 Kg di rame per un controvalore di circa € 5.787.308 e 44.701 kg. di altri metalli (ferro/acciaio, alluminio, piombo,  etc.),  per valore di circa € 6.394, per un totale di circa €. 5.793.700.

Per la Regione Emilia Romagna, i risultati dell’action day sono stati i seguenti: 94 uomini impegnati nel servizio, 36 pattuglie effettuate, controllate 28 aziende di rottame, controllati 22 veicoli, identificate 135 persone (di cui 1 denunciata), contestata 1 violazione amministrativa, sequestrati 1.570 chilogrammi di metallo per un valore stimato di circa 7.000 euro.

In particolare, il Nucleo Prevenzione furti rame del Compartimento di Polizia ferroviaria per l’Emilia Romagna, effettuando il servizio in provincia di Piacenza in collaborazione con altre Forze di Polizia, ha effettuato ispezioni nel corso delle quali presso la ditta “La recuperi Snc”, con sede in Calendasco (PC), venivano sequestrati 1.570 Kg. di cavi di rame di sospetta provenienza, 3.270 Kg. di batterie di varie tipologie e 200 litri di oli esausti.

In merito il titolare dell’azienda non ha giustificato in alcun modo il possesso del rame rinvenuto e per tale motivo è stato indagato ai sensi dell’art. 848 c.p., mentre per le batterie e gli oli esausti si procedeva nei confronti dello stesso ai sensi dell’art. 256 co. 1 lettera B del Decreto Legislativo 152/2006, per gestione di rifiuti pericolosi in assenza della prevista autorizzazione.

Durante la predetta attività di controllo, è stata ispezionata anche un’altra azienda locale, con esito negativo.

Nell’ambito delle citate azioni lo scorso mese si è svolto l’action day contro i furti di metallo in 16 Stati membri dell’Unione europea[1]. L’azione operativa ha visto il coordinamento italiano, come action leader, a cura della Direzione Centrale della Polizia Criminale che si è avvalsa del know how dell’Osservatorio nazionale sui furti di rame ed è stata il risultato di un’iniziativa lanciata durante un incontro presso l’Europol svoltosi il 19 e 20 gennaio 2015, al fine di dare un forte monito alle organizzazioni criminali dedite al furto e alla ricettazione di rame e altri metalli e ai tanti rottamai e operatori del settore che accettano, spesso incautamente, tutti i tipi di metallo.

L’operazione Blue Amber ha visto quindi anche il coinvolgimento della rete informale contro il furto di metallo creata durante il semestre italiano di Presidenza dell’UE su proposta della Direzione Centrale della Polizia Criminale diretta dal Vice Direttore della Pubblica Sicurezza Prefetto Fulvio della Rocca.

Durante l’action day sono stati effettuati controlli incrociati in tempo reale con le banche dati di Europol che, per l’occasione, ha allestito un coordination center dove gli Stati membri, hanno inviato propri esperti..

Molte organizzazioni criminali sono  implicate nel furto su larga scala di metalli. I criminali  e i commercianti di rottami che acquistano cavi di rame rubati da linee ferroviarie, energetiche o telefoniche, prendono atto, ancora una volta, che questo tipo di criminalità transfrontaliera è seriamente contrastata. Il reato spesso colpisce le reti di trasporto, di comunicazione e di alimentazione energetica, causando notevoli disagi e i costi connessi alla sostituzione e riparazione dei danni causati spesso superano il valore del metallo rubato.

[1] Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito.