“Nell’ambito dell’ operazione umanitaria di accoglienza dei migranti il Ministero dell’ Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione,- spiega Giovanni Gargano, Assessore alla Coesione Sociale – ha chiesto ai Prefetti di attivare un adeguato numero di posti in accoglienza per fare fronte al crescente numero di migranti che giungono in Italia richiedendo protezione internazionale. il Ministero dell’ Interno – Dipartimento delle Libertà Civili e dell’Immigrazione ha chiesto alle Prefetture di attivare a livello territoriale l’’accoglienza dei migranti che giungono nell’ ambito dell’ operazione sopra citata. La legge 30.12.1995 n. 563 ed il relativo Regolamento di attuazione, decreto del Ministro dell’Interno n. 233 del 2.1.1996, all’art. 3 prevede, fra l’altro, che le Prefetture, al fine di fronteggiare situazioni di emergenza connesse al verificarsi di sbarchi di immigrati irregolari possono disporre interventi di prima assistenza in favore degli stessi, da realizzarsi anche in collaborazione con soggetti pubblici o privati individuando le strutture con le caratteristiche ricettive ritenute idonee in base alle esigenze.Con  le note del 16 aprile 2015 n. 21934 e del 5 maggio 2015 n. 25578 la Prefettura di Modena ha sollecitato  i Sindaci A CONTRIBUIRE attivamente al reperimento di soluzioni alloggiative nei territori amministrati. L’accoglienza sul territorio regionale è così strutturata: (a) accoglienza in emergenza presso l’’Hub regionale ubicato a Bologna, (b) seconda accoglienza in strutture ubicate sul territorio regionale , (c) uscita dall’accoglienza. Il  modello di governance del sistema territoriale di accoglienza prevede un Coordinamento regionale, un  tavolo provinciale di coordinamento  presieduto dalle Prefetture  e composto da tutti i sindaci capo distretto. Individuazione di Enti Capo fila e attivazione di incontri di coordinamento locale. La situazione attuale nel Comune di Castelfranco Emilia – continua Gargano-  è la seguente:

gestore individuato dalla Prefettura di Modena tramite gara ad evidenza pubblica: Caleidos cooperativa sociale; n. 19 totale soggetti ospitati in 3 appartamenti  siti a Castelfranco Emilia reperiti dalla cooperativa medesima presso privati; n. 24 soggetti ospitati persso un Albergo di Castelfranco Emilia Il Comune NON SOSTIENE spese a carico del proprio bilancio, la Prefettura tramite finanziamento ministeriale riconosce alla cooperativa una quota giornaliera ad ospite n. 6 ospiti svolgono attività di volontariato  socialmente utili tutti i soggetti sono sottoposti a screening sanitario nell’hub regionale. Fin da subito da quando il Prefetto ha istituito il tavolo permanente relativo al discorso Profughi il nostro Comune ha dato il suo contributo a conferma dell’’impegno civile e politico di accoglienza umanitaria INCLUSIVA e non esclusiva come vorrebbe qualcuno.  Nella consapevolezza del territorio di rappresentare lo Stato e di dover operare  in armonia e sinergia con le scelte di decentramento necessarie alla gestione dei Profughi abbiamo deciso di GOVERNARE il problema e non di eliminarlo con superficialità e parole dettate dalla paura verso il “diverso”. Castelfranco Emilia su sollecitazione del Prefetto si è mostrata immediatamente disponibile a fare la Sua parte di accoglienza e lo continuerà a fare fin tanto che sarà necessario farlo.Occorre fare dei distinguo molto precisi altrimenti si rischia di generalizzare concetti estremamente delicati che stanno sulle spalle di persone con progetti migratori difficili.  Allo stesso tempo è importante informare i cittadini correttamente, e non rifugiarsi nella strumentalizzazione politica fine a se stessa, valorizzando altresì le istanze della popolazione residente. Tenendo a precisare che ad oggi a Castelfranco Emilia i profughi oltre a non avere creato alcun tipo di problema si sono messi a disposizione ogniqualvolta la Città ne ha avuto bisogno (Emergenza Neve, e ora lavori socialmente utili). Castelfranco Emilia alla pari di altri comuni di questa provincia nulla a fatto di straordinario se non recepire le disposizioni del sistema di accoglienza regionale per la prosecuzione di un sistema di accoglienza dei migranti adulti e minori”.