Lapam Confartigianato ha organizzato, nei giorni scorsi, un seminario tecnico per discutere dei tre nuovi decreti sull’efficienza energetica, pubblicati recentemente in Gazzetta Ufficiale alla presenza del Presidente nazionale Confartigianato Legno – Serramenti, Samuele Broglio.

“L’approfondimento tecnico normativo si è concentrasto sulla parte riguardante le prestazioni per gli infissi in genere, che concorrono in modo significativo alla prestazione energetica degli edifici – ha dichiarato Monica Telleri, Presidente Lapam della categoria legno -. I tre provvedimenti sono un bel passo avanti ma ci sono parecchi aspetti che preoccupano il settore dei serramenti e che sono da migliorare”.

Il Presidente nazionale Samuele Broglio, serramentista e rappresentante di Confartigianato nel Gruppo UNI ‘Finestre, porte, chiusure, oscuramenti e accessori’ ha evidenziato come sia importante che si arrivi ad un’unica attestazione di prestazione energetica (APE) per gli immobili valida su tutto il territorio nazionale.

“Finalmente abbiamo un solido quadro normativo e regolamentare per avviarci verso gli edifici a energia quasi zero del 2019 (edifici pubblici) e del 2021 (edifici privati). Lo impongono le direttive europee, il risparmio energetico, la protezione dell’ambiente e il risparmio economico – afferma Broglio – il mondo dell’edilizia sarà sempre più efficiente energeticamente, ma occorre che i serramentisti si preparino ad affrontare la nuova sfida”.

“I nuovi decreti relativi all’efficienza energetica degli edifici sono sicuramente un passo importante e condivisibile verso il raggiungimento di un maggiore livello prestazionale delle abitazioni italiane – prosegue Broglio – per quanto riguarda i serramenti però mi sorgono alcune perplessità, soprattutto legate al repertorio normativo riportato nel terzo decreto. Ci sono aspetti legislativi che dovranno essere rivisti per non cadere nella procedura di infrazione europea e creare ostacolo alla circolazione delle merci. Dal punto di vista tecnico si presenterebbero, inoltre, problemi legati alla determinazione prestazionale dei prodotti. Stiamo parlando di trasmittanza termica degli infissi, degli involucri vetrati, del valore di trasmittanza solare totale, che il serramentista o il rivenditore di porte e finestre dovranno dichiarare. L’entrata in vigore dei nuovi parametri di certificazione è dal primo ottobre prossimo – annuncia il presidente nazionale – ma già in fase di conversione legislativa ci faremo parte attiva per aggiustare il tiro”.

Nel corso della giornata sono stati affrontati anche temi inerenti la concorrenza sul mercato di prodotti che non rispettano i dettami della comunità europea e non garantiscono qualità e rendimento che invece la norma impone ai nostri serramenti.

“In materia di risparmio energetico – chiude Monica Telleri – occorre far capire ai clienti finali che spesso si fermano alla sola valutazione del prezzo, che la certificazione energetica non si fa sulla carta, ma è frutto di una prestazione reale che l’infisso, il cappotto termico, gli impanti, ecc., devono garantire in termini di calo del consumo di energia. Per questo occororno materiali e prodotti di qualità, come quelli delle nostre imprese artigiane”.