Educazione e formazione dei minori, sanità, sviluppo economico locale, ma anche sostegno ai processi di riconoscimento dei diritti umani e di rafforzamento della società civile sono gli ambiti di intervento dentro ai quali ONG, soggetti del Terzo settore, Enti locali  potranno presentare, per il 2015, progetti i di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, attraverso l’apposito bando recentemente approvato dalla giunta.
Complessivamente si tratta di 904.500 euro (contributi regionale ai sensi della L.R. 24 giugno 2002, n. 12) per finanziare, fino ad un massimo del 50% del costo totale, progetti  destinati ai Campi profughi Saharawi in Algeria (120mila euro), paesi del bacino sud del mediterraneo (170mila euro), Etiopia (60mila euro), Mozambico (140mila euro), Senegal (150mila euro), Ucraina (50mila euro) e i territori palestinesi, in particolare Gerusalemme, West Bank e Striscia di Gaza (150mila euro).
“La tradizione di grande solidarietà e attivismo della Regione Emilia- Romagna nei confronti dei paesi che ancora hanno bisogno di sostegno viene ancora una volta confermata – ha sottolineato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione con delega anche per la Cooperazione internazionale allo sviluppo e aiuti umanitari –  A differenza di altre regioni in cui il settore della cooperazione internazionale è stato interessato da tagli significativi noi proviamo a tenere ferme le risorse e migliorare l’efficacia dei progetti – prosegue Elisabetta Gualmini –  E’ una sfida che non può venire meno in una fase in cui nel Mediterraneo e più in generale a livello globale, si osservano cambiamenti e sfide epocali“.
Attraverso il bando potranno essere finanziate anche iniziative di cooperazione Internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale riguardanti aree caratterizzate da basso livello di sviluppo. Con questi contributi, anche quest’anno, la Regione Emilia-Romagna avvia una delle attività più significative del proprio Programma nell’ambito delle politiche di cooperazione decentrata che porta avanti dal 1990, quando aveva adottato una delle prime leggi regionali in materia.
In particolare, nell’ultimo triennio la programmazione della Regione si è caratterizzata soprattutto per i Paesi dell’area balcanica e dell’America Latina, ma con qualche esperienza anche nel bacino sud del Mediterraneo, per un progressivo spostamento da azioni di cooperazione allo sviluppo di tipo tradizionale ad attività di collaborazione, con caratteristiche di assistenza tecnica, scambio di esperienze nella gestione di politiche a livello locale e alta formazione per dirigenti pubblici e policy-makers.
Dal 1996 ad oggi sono stati sostenuti circa 600 progetti in area Balcanica e in Brasile, in numerosi Paesi dell’Africa sub-sahariana, del bacino sud del Mediterraneo, dei Paesi di prossimità orientale e del Medio Oriente.
Il termine per l’invio delle proposte progettuali è fissato entro il 14 settembre 2015 mediante posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo mail   segrpolue@postacert.regione.emilia-romagna.it , oppure entro le ore 13.00 a mano presso la Segreteria del Servizio politiche europee e relazioni internazionali – Viale A.Moro, 30 – Bologna.