mo299Il rito del 29 Settembre è stato portato a termine anche per il 2015; nella splendida cornice di Piazza Grande a Modena, proprio sotto la Ghirlandina, a pochi passi da quel famoso bar, crocevia negli anni sessanta di tutta la beat generation che a quell’epoca invadeva non solo l’Italia, ma il mondo intero. Il fermento emiliano dell’epoca era assai vivo: Equipe 84, Nomadi, Caterina, Guccini… tutti più o meno sono passati di qua; e, chi più chi meno, sono tornati in questi ultimi anni a fare una capatina celebrativa sul palco di Piazza Grande.

L’edizione 2015 ha riportato i Corvi gruppo parmense ricordato per lo più per il brano “Ragazzo di strada”, è rimasto solo il batterista del gruppo originale che caparbiamente cerca di portare avanti il nome del gruppo affidandosi ad elementi giovanissimi che non hanno mancato ieri sera di scaldare il pubblico nonostante le temperature non più propriamente estive. A loro il compito di concludere la kermesse dopo le esibizioni dei sempre bravi Ologramma, numeroso gruppo locale composto da ragazzi diversamente abili a cui ogni anno viene affidata l’apertura. Metthew Lee vera e propria ondata di energia, con un sound ricco di riferimenti swing e Rock & Roll, una bella immagine ed una carica davvero unica; il cantautore “maledetto” Bugo che ha proposto i suoi brani originali e qualche cover tra cui “Yeeeeehhh” dei Primitives; l’ex Timoria Omar Pedrini che travolge con la sua immensa cultura musicale ed anche lui strizza l’occhio ai Beatles ed alla loro musica; così come Alberto Fortis che inizia il suo spazio con una suggestiva “Mother” di John Lennon (conosciuta anche per la bella versione che ne fece Mia Martini) per poi regalare al pubblico modenese un paio di suoi successi “eterni” come “La sedia di Lillà” e “Settembre”. Promosso (semmai ce ne fosse stato bisogno) soulman a tutti gli effetti. Mauro Pagani, cantautore raffinato, musicista, produttore, direttore d’orchestra (e chi più ne ha più ne metta) in una insolita veste di rocker con Gloria di Van Morrison, prima di arrivare alla storica “Impressioni di Settembre” che merita la standing ovation del pubblico.

La Beat Generation, e non solo, ringraziano.

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