CAS-2-10-15Oggi, la prima giornata di mobilitazione nazionale dell’anno lanciata da Studaut, ha visto oltre 300 studenti medi, insieme a maestri e professori dei Partigiani della Scuola Pubblica e Usb Scuola, scendere in piazza contro Buona Scuola, Caro-vita e l’alternanza scuola-lavoro.

“Il corteo – dichiara in una nota il Collettivo Autonomo Studentesco Bologna – partito da piazza XX Settembre, si è snodato lungo le vie del centro, attaccando durante il percorso manifesti di protesta contro la scuola-azienda ed elencando i motivi della mobilitazione. Il corteo si è poi diretto verso Unindustria, associazione di imprese che organizza l’alternanza scuola-lavoro. Siamo passati per la zona universitaria, proseguendo verso il dipartimento di Storia in S. Giovanni in Monte, dove proprio in quel momento stava parlando il ministro Del Rio. Con vari interventi, slogan e attaccando uno striscione abbiamo ribadito la contrarietà alle politiche di Renzi e del ministro delle infrastrutture in merito all’art 5 del Piano Casa che oggi rappresenta una negazione del diritto allo studio per chi occupa una casa e non può farsi la residenza. Ad Unindustria volevamo portare la nostra voce per denunciare anche lì lo sfruttamento e la svalutazione dei saperi che rappresenta l’alternanza scuola-lavoro. Per la terza volta – prosegue CAS – durante il corteo abbiamo visto la celere schierarsi contro gli studenti.

Non potevamo restare in silenzio davanti all’ennesima provocazione, che ha mostrato il vero volto di chi difende i soliti palazzi da chi protesta contro la miseria del presente. Qui abbiamo visto tutta l’arroganza e la violenza degli agenti della Digos che hanno aggredito gli studenti tentando di fermarne uno, a quel punto il corteo ha reagito non permettendo l’aggressione. Successivamente ci sono stati alcuni tafferugli.

Dopo esserci ricompattati – continua il Collettivo Autonomo Studentesco – abbiamo proseguito per le strade del centro passando davanti al Provveditorato dove nuovamente le forze dell’ordine hanno tentato di provocare il corteo. Unito e determinato il corteo è terminato con un’assemblea pubblica che ha rilanciato l’appuntamento del pomeriggio alle 15 insieme ai professori per tornare al Provveditorato e rilanciando l’assemblea pubblica di mercoledì 7 Ottobre”.

“Oggi è stata un’importante giornata di lotta, ma non ci fermeremo – conclude il CAS Bologna – ribadiamo con forza che ci troverete ancora nelle piazze, nelle strade e nelle scuole in lotta finché continuerà l’attacco alle nostre vite”.