corso-presentazioneOltre l’80% degli accessi al pronto soccorso di Carpi sono codici bianchi e verdi: da questo ed altri indicatori si evince come sia necessaria un’appropriata informazione ai cittadini per favorire una maggiore responsabilizzazione all’utilizzo dei servizi sanitari, sia per diminuire la pressione sugli stessi, e per rendere dunque più utile, pronto ed efficace il servizio proposto, sia per migliorare la condizione di benessere della comunità.

È a partire da queste premesse che il Forum Terzo Settore e il Comitato Consultivo Misto dell’Azienda USL di Modena hanno deciso, con il patrocinio di Fondazione Casa del Volontariato, ente sociale della Fondazione CR Carpi, e il patrocinio dell’Unione Terre d’Argine, hanno organizzato Prevenzione e sani stili di vita, il corso di formazione di cinque giornate dedicato ai volontari delle associazioni e delle organizzazioni sindacali dei pensionati affinché possano divenire a loro volta informatori sui corretti stili di vita, allo scopo di favorire la prevenzione per conservare la salute fisica e mentale e per evitare che i cittadini, specialmente coloro che versano in condizioni di fragilità sociale o psicologica rischino, acquisendo informazioni distorte o inattendibili, di riversare una pressante domanda con richieste di visite e esami diagnostici tali da allungare a dismisura i tempi di attesa.

Il primo degli incontri – che si svolgeranno tutti presso la Casa del Volontariato di Carpi dalle ore 17 alle 20 – si terrà martedì 20 ottobre, e verterà sulla formazione degli adulti e gli strumenti didattici. Oltre ad una presentazione generale del corso, si parlerà di life-learning, le corrette metodologie di comunicazione, le indicazioni per riconoscere ciò che, nelle notizie veicolate dai mass media, è scientificamente fondato e attendibile da ciò che non lo è, oltre alla riflessione sull’ansia e il controllo della comunicazione. Relatori il presidente del Comitato Consultivo Misto Paolo Zironi, il direttore del Distretto sanitario di Carpi Claudio Vagnini e Monica Daghio, del Programma promozione della salute AUSL Modena.

Saranno invece la responsabile del Centro disturbi cognitivi Vanda Menon e Massimo Bigarelli, rispettivamente responsabile responsabile del Centro disturbi cognitivi del distretto di Carpi e del Servizio dipendente patologiche Area Nord dell’AUSL, a trattare degli stili di vita sani – dall’allenamento della memoria ai danni della dipendenza da fumo, alcol e gioco d’azzardo – argomento del secondo incontro di giovedì 29 ottobre.

Alimentazione e attività motoria saranno invece i temi della terza giornata, martedì 3 novembre, alla quale parteciperanno il direttore Medicina dello sporto dell’AUSL modenese Ferdinando Tripi, la psicologa Monia Pinelli, la dietista Ylenia Persi e l’esperta di scienze motorie Lucia Andreoli.

Per il penultimo appuntamento del corso, martedì 10 novembre, gli argomenti riguarderanno l’accesso e l’utilizzo razionale dei servizi, il rapporto tra paziente e medico di medicina generale, le insicurezze sullo stato della saluto e l’abuso della sanità. Relatori, la responsabile del Sadi, Saub e Cure palliative del Distretto di Carpi Nicoletta Natalini e il direttore del Distretto Claudio Vagnini.

A concludere e tirare le somme dei vari incontri, martedì 17 novembre, saranno il presidente del CCM Paolo Zironi e il rappresentante del Forum Terzo Settore Carlo Alberto Fontanesi. In quest’ultima seduta saranno elaborate osservazioni, considerazioni e proposte da sottoporre all’Azienda Sanitaria. Ai partecipanti al corso verrà anche consegnata la documentazione relativa alle attività svolte e un attestato di partecipazione.

Commenta il presidente del Comitato Consultivo Misto Paolo Zironi: “In seno al CCM si sono approfonditi in più di un’occasione i temi legati alle lunghe attese per le prestazioni diagnostiche e le visite specialistiche. L’offerta di una maggiore produttività e di strumentazione rappresenta certo il primario intervento per rispondere ad una generale insoddisfazione dei cittadini. Tuttavia è altresì fondamentale la razionalizzazione della domanda, al fine diminuire la pressione sul versante dei servizi sanitari, attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini nel riappropriarsi della loro salute. Da ciò è nata la progettualità di un corso per formare dei volontari affinché diventino informatori sulla prevenzione e sugli stili di vita all’interno delle loro associazioni e nel territorio. L’intenzione è quella di consolidare questo primo gruppo, per poi formarne in seguito altri per allagare sempre di più questo processo a rete; consolidare e ampliare una capillare informazione/educazione sui corretti stili di vita”.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.casvolontariato.org e la pagina Facebook Fondazione Casa del Volontariato.

(Immagine, da sinistra: Carlo Alberto Fontanesi, Claudio Vagnini, Paolo Zironi, Lamberto Menozzi