muti_pavarottiIl Maestro Riccardo Muti dirige l’Orchestra giovanile Cherubini al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena il 12 ottobre, nell’ottantesimo anniversario della nascita del tenore. Il concerto vedrà esibirsi anche quattro talenti del canto lirico, selezionati dallo stesso Maestro Muti e dalla Fondazione Pavarotti.

L’evento si inserisce tra quelli organizzati dalla “sua” Modena per ricordare Luciano Pavarotti, a partire dallo spettacolo in piazza Grande del 6 settembre, anniversario della morte, dedicato al carattere solare del Maestro e intitolato “Col sole in fronte”. Tutte le iniziative e il percorso espositivo dedicato a Pavarotti nel teatro a lui intitolato in corso Canalgrande – sorta di preludio in centro storico alla visita alla Casa museo di stradello Nava – sono rese possibili grazie all’impegno congiunto di Comune di Modena e Fondazione Luciano Pavarotti, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e il contributo di Hera spa, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena, nell’ambito del programma di Modena per l’Expo, sostenuto dalla Regione Emilia – Romagna.

Il ricavato del concerto del 12 ottobre sarà devoluto in beneficenza alla sezione modenese di Ail (Associazione italiana contro le leucemie) intitolata al tenore. Per primo il Maestro Muti, in accordo con la Fondazione Luciano Pavarotti, ha rinunciato al proprio compenso, così come i quattro cantanti, e anche tutte le autorità presenti pagano il biglietto.

Il concerto del 12 ottobre diretto dal Maestro Riccardo Muti al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, nell’80esimo anniversario della nascita del tenore, presenta un programma lirico sinfonico quasi interamente verdiano, con brani celebri da “Rigoletto”, “Trovatore”, “Traviata”, “Un ballo in Maschera” e “Otello”. In scena quattro cantanti già avviati a brillanti carriere internazionali.

Il soprano Elisa Balbo è stata una delle voci selezionate dalla Fondazione Luciano Pavarotti per esibirsi, a partire dall’aprile 2013, in alcuni dei maggiori teatri, a New York, alla Fenice di Venezia e in Piazza Grande a Modena lo scorso 6 settembre. Fra gli impegni più recenti, è stata Alisa in “Lucia di Lammermoor” e Mimì in “La Bohème” al Teatro Filarmonico di Verona.

Nato ad Algeri, Yusif Eyvazov ha studiato al Conservatorio di Mosca e si è perfezionato in Italia. Ha cantato il ruolo di Des Grieux in “Manon Lescaut”, protagonista Anna Netrebko, al Teatro dell’Opera di Roma diretto da Riccardo Muti; Canio in “Pagliacci” al Petruzzelli di Bari, nel “Requiem” di Verdi con l’Orchestra Sinfonica di Milano e in un concerto, sempre con Anna Netrebko, al Teatro del Liceu di Barcellona e al Bolshoi di Mosca. Sarà Luigi nel “Tabarro” all’Opera di Roma nel 2016.

Eleonora Buratto collabora regolarmente con teatri e direttori di prestigio internazionale. Intensa è la sua collaborazione con il maestro Muti che l’ha diretta in diverse occasioni quali “Demofonte” (Creusa) al Festival di Salisburgo, Opèra Garnier e Ravenna Festival; Susanna nell’opera “I due Figaro” di Mercadante al Teatro Real di Madrid, a Salisburgo e al Colon di Buenos Aires; Amelia nel “Simon Boccanegra” nella tournée del Teatro dell’Opera di Roma al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo e, più recentemente (luglio 2015), Alice nel “Falstaff” al Teatro Alighieri di Ravenna e a Oviedo. Tra gli altri suoi appuntamenti rilevanti di questa stagione si ricordano il debutto del ruolo di Liù al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro alla Scala di Milano nel ruolo di Adina nell’ “Elisir d’amore”.

Nato in Kirghizistan, Jenish Ysmanov canterà in luogo del tenore Saimir Pirgu, precedentemente annunciato, che ha dovuto rinunciare al concerto perché indisposto. È stato vincitore del Concorso Internazionale “Luciano Pavarotti 2008”; selezionato dalla Fondazione Luciano Pavarotti, ha partecipato, fra altre iniziative, al concerto in memoria del tenore in piazza Grande a Modena, nel settembre 2013 e nel 2015. A Modena nel 2013 si è ascoltato anche nel ruolo di Tebaldo de “I Vespri Siciliani”. Ha cantato il ruolo di Alfredo nella “Traviata” per il Festival Verdi al Teatro Verdi di Busseto e di Rodolfo nella “Bohème” al Teatro delle Muse di Ancona.

L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini è stata fondata da Riccardo Muti nel 2004 assumendo il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme a una forte identità nazionale, la propria inclinazione a una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra mondo accademico e attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. È formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione presieduta dallo stesso Muti e costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee.

In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in tante città italiane, tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Muscat, Manama, Abu Dhabi e Buenos Aires.

All’intensa attività con il fondatore, la Cherubini ha affiancato tante collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, John Axelrod, Rudolf Barshai, Michele Campanella, James Conlon, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Kevin Farrell, Patrick Fournillier, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Alexander Lonquich, Wayne Marshall, Kurt Masur, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Donato Renzetti, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov, Alexander Toradze e Pinchas Zukerman.

Nel 2008 l’Orchestra ha ricevuto il prestigioso Premio Abbiati quale miglior iniziativa musicale per “i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all’estero”. Fra i successi del 2015 un duplice appuntamento verdiano con Riccardo Muti, prima al Teatro Alighieri di Ravenna nel “Falstaff”, poi nell’ “Ernani” per il debutto dell’Orchestra – unica formazione italiana invitata – al Festival estivo di Salisburgo.