La zampata del campione arriva all’ultimo respiro, quando Jorge Lorenzo era ormai certo della prima fila nel Gp della Malesia, che potrebbe assegnare il titolo della MotoGp. Mentre la bandiera a scacchi gia’ sventolava, Valentino Rossi ha strappato la terza piazza al rivale nella corsa al mondiale, mettendoselo alle spalle di un soffio, appena 11 millesimi.
Con le Honda ufficiali imprendibili (pole al fulmine Dani Pedrosa in 1’59″053, record della pista limato di sette decimi, secondo Marc Marquez a 0.409), la magia di Rossi e’ pesantissima sul piano psicologico. Lorenzo ha realizzato di essere retrocesso in griglia solo quando e’ andato per infilarsi nella zona del parco chiuso, riservata ai primi tre, e gli e’ stata indicata la via dei box. Seconda e terza fila per le Ducati, con Andrea Iannone sesto e Andrea Dovizioso settimo.
Su una pista di Sepang dall’asfalto molto irregolare, il caldo afoso incombente ed il rombo dei tuoni sempre piu’ vicino, le qualifiche hanno detto che Pedrosa parte favorito. Ma dietro sara’ battaglia. Marquez ha spinto al massimo, evitando per un nulla una brutta caduta. Non e’ nel suo dna limitarsi a fare da spettatore (“domani corro per vincere”), mentre Valentino e Jorge (scivolato durante la FP4) se le daranno di santa ragione dalla prima curva. Ed anche il meteo potrebbe metterci lo zampino: la pioggia annunciata non s’e’ vista, potrebbe arrivare in gara. Magari renderebbe un po’ piu’ respirabile l’aria, appestata dai fumi degli incendi appiccati dai contadini in Indonesia e Malesia.
“E’ importante aver rubato il terzo posto a Lorenzo. La prima fila e’ sempre importante, questa volta un po’ di piu’ – si e’ rallegrato Rossi in conferenza stampa – Sono state buonissime qualifiche, abbiamo provato la strategia sui tre cambi pneumatici ed ha funzionato. Ma domani sara’ dura, per tutti.
Queste temperature non aiutano le gomme. Se dovesse piovere le condizioni cambierebbero. Io spero in una gara asciutta. Le Honda sembrano averne un po’ di piu’, ma noi siamo vicini”.
In precedenza, Rossi era tornato sulla polemica innescata giovedi’, con l’accusa a Marquez di aver favorito Lorenzo in Australia. Le sue dure parole non nascondevano una “strategia” per mettere pressione agli avversari, ha assicurato il pesarese.
Solo la constatazione di un dato di fatto: “Una strategia e’ studiata a tavolino – la risposta – e si basa su falsita’. Io, al contrario, ho detto cose vere. Non c’e’ altro da aggiungere. Ora e’ il momento di concentrarsi sulla gara. Jorge non sente la tensione? Beato lui, io un po’ si’. Pero’ e’ positiva, mi da’ forza.
Le qualifiche mi hanno tranquillizzato, sabato ero preoccupato dal chattering. Oggi ho ho guidato bene”.
In Moto2 pole allo svizzero Luthi (prima stagionale), davanti al neo-Campione del Mondo, il francese Johann Zarco e al rookie Alex Rins. Capolavoro, anche il suo sotto la bandiera, di Niccolo’ Antonelli in Moto3. Il 19enne di Cattolica ha preceduto lo spagnolo Navarro ed il portoghese Oliveira, l’unico a poter contendere la conquista del titolo al britannico Danny Kent.