Scuola_infanziaDal prossimo anno scolastico (2016/2017) la rete statale delle istituzioni scolastiche autonome del Distretto di Modena si riorganizza in dieci Istituti comprensivi. La proposta della Giunta, presentata mercoledì 18 in Commissione consiliare, approderà in Consiglio comunale oggi, giovedì 26 novembre.

La delibera modifica quella approvata dal Consiglio comunale nel 2013, che definiva una prima riorganizzazione parziale della rete realizzando solo tre Istituti comprensivi e mantenendo la maggior parte delle scuole statali riunite in Direzioni didattiche e autonomie di sole scuole secondarie di primo grado. La nuova configurazione della rete scolastica statale in Istituti Comprensivi si estende a tutte le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali.

La proposta, che tiene conto della normativa nazionale e degli indirizzi regionali, costituisce il ripensamento dell’intero ciclo della formazione di base in funzione della continuità didattica e della progettazione di percorsi che tengano maggiormente conto dei tempi di formazione dei singoli bambini.

Il modello scolastico verticale in Istituti comprensivi risponde infatti a un criterio di razionalizzazione per migliorare l’efficienza della rete scolastica e punta, soprattutto, a garantire la continuità didattica ai bambini e la continuità di riferimenti alle famiglie: stessa dirigenza, stesso personale amministrativo, stesso gruppo docenti durante l’intero arco scolastico di 8/11 anni.

La proposta di riorganizzazione ha come criteri guida la collocazione geografica delle scuole (e quindi la disponibilità di edifici scolastici), il numero di studenti, il tempo scuola e il bacino di bambini residenti, prestando anche attenzione all’andamento demografico.

La delibera, che comprende anche l’indicazione dei singoli plessi scolastici che costituiranno i Comprensivi, è già stata sottoposta al parere dei Consigli di istituto delle attuali 12 autonomie scolastiche, tra i quali otto si sono espressi a favore e quattro in senso contrario.

 

NESSUNO SARÀ COSTRETTO A CAMBIARE SCUOLA

Gli studenti delle Lanfranco potranno completare gli studi nella loro istituto e chi l’anno prossimo si iscriverà alle Mattarella potrà scegliere in quale scuola continuare

 

La delibera sulla riorganizzazione della rete scolastica statale a Modena in Istituti comprensivi comprende anche l’indicazione dei singoli plessi scolastici che costituiranno i Comprensivi. Prende inoltre atto che il primo e il quarto Istituto Comprensivo non comprendono scuole d’infanzia statali, ma all’interno dei territori di competenza sono presenti rispettivamente tre e quattro scuole d’infanzia comunali che da tempo attuano progetti di continuità con le scuole primarie.

In particolare, del 1° Istituto Comprensivo, dove insistono le scuole d’infanzia comunali Anderlini, Barchetta e San Pancrazio, faranno parte le primarie Giovanni XXIII, Lanfranco, Cittanova, Villanova, Anna Frank e la secondarie Cavour.

Del 2° Istituto comprensivo (dove ci sono anche le scuole Marconi, Villaggio Giardino e Villaggio Artigiano) faranno parte la scuola d’infanzia Lippi, le primarie Galilei, San Geminiano, Emilio Po e la secondarie Calvino.

Il 3° Istituto comprensivo sarà formato dalla scuola d’infanzia Rodari (sullo stesso territorio ci sono anche le San Damaso, Malaguzzi, Famigli, Mamitù), dalle primarie M.L.King di Portile, Rodari, Begarelli di S.Damaso, dalle secondarie Sola di San Damaso e dalla futura Mattarella che, in attesa del completamento dell’edificio destinato ad accogliere quattro sezioni, sarà ospitata alle Lanfranco.

Il 4° Istituto Comprensivo, dove ci sono scuole d’infanzia comunali Forghieri, Fossamonda, Modena Est, Saliceto Panaro, comprenderà le primarie Saliceto Panaro, Palestrina e la secondaria Ferraris.

Del 5° Istituto comprensivo (dove ci sono anche le scuole d’infanzia San Remo e Saluzzo) faranno parte le scuole d’infanzia Andersen e Carbonieri, le primarie Sant’Agnese e Graziosi, le secondaria di primo grado Carducci.

Del 6° Istituto comprensivo (che può contare anche sulle scuole d’infanzia Simonazzi, Don Milani e Melograno) faranno parte la scuola d’infanzia Lippi 1, le primarie Buon Pastore e Pisano, la scuola ospedaliera e la secondaria di primo grado Lanfranco.

A questo riguardo, come già annunciato, l’assessore alla scuola Gianpietro Cavazza in Commissione ha ribadito che a tutti gli attuali studenti delle Lanfranco viene garantita la possibilità di completare il ciclo di studi nella loro scuola. Inoltre, in vista dello sdoppiamento, visto che chi si iscriverà dal prossimo anno alle Mattarella per il primo anno potrebbe frequentare la scuola nell’edificio delle Lanfranco in attesa che la nuova scuola sia terminata, potrà scegliere se rimanere alle Mattarella, e quindi frequentare nel nuovo edificio, o continuare alle Lanfranco.

Nel 7° Istituto Comprensivo rientrano la scuola d’infanzia Boschi (ci sono inoltre le scuole d’infanzia Cimabue, Villaggio Zeta, Edison e T. Pellegrini), le primarie Montecuccoli di Baggiovara, Don Milani, Leopardi e la secondaria Guidotti.

Dell’8° Istituto comprensivo (dove ci sono anche le Raisini) fanno parte le scuole d’infanzia Montegrappa, Boccherini, le primarie De Amicis, San Giovanni Bosco e le secondarie di primo grado Paoli.

Del 9° Istituto Comprensivo (dove ci sono anche le comunali Costa e Tamburini) fanno parte le scuola d’infanzia San Paolo, Cittadella, le primarie Cittadella e Pascoli, le secondarie San Carlo.

Infine, del 10° Istituto Comprensivo (dove ci sono le comunali Don Minzoni e Toniolo) faranno parte le scuole d’infanzia Madonnina e Collodi, le primarie Collodi, Bersani, Anna Frank/Marconi, Gramsci e la secondaria Marconi.

Anche quest’anno, l’iscrizione andrà fatta alle singole scuole e non presso le segreterie degli Istituti Comprensivi. I genitori che iscriveranno i figli al primo anno del ciclo di studi riceveranno l’indicazione della scuola che spetta loro di diritto secondo lo stradario geografico, salvo desiderino optare per un’altra scuola. Dal prossimo anno scolastico l’ingresso in un Istituto comprensivo darà automaticamente diritto a proseguire il percorso di studi nelle scuole di quell’Istituto, fatta salva la liberta della famiglia di scegliere una scuola diversa.