TizianoMotti_5_autFra Pubblica Amministrazione e cittadino c’e un rapporto fiduciario “che non può essere sostituito da internet”, quindi le “buste arancioni” che contengono l’ estratto conto di quanto ognuno prenderà di pensione saranno inviate comunque. Queste le parole del presidente dell’Inps Tito Boeri: “Le manderemo, ci impegniamo a mandarle perché bisogna raggiungere tutti, dobbiamo trovare il modo. Non si può sostituirle con la comunicazione online, visto che c’è chi non ha il Pin”. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti citando le parole di Boeri. L'”Inps vuole investire molto in Spid (sistema unico per la gestione dell’identità digitale ndr), ma credo che questo progetto non toglierà mai la necessità dei cittadini di avere con la P.a anche rapporti diretti, che vanno oltre il digitale”. Allargando l’orizzonte del suo ragionamento Boeri ha finito per toccare il tema della tutela del risparmio, terreno politicamente sensibile specie dopo il crac di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. “La tutela del risparmio passa dalla consapevolezza” aggiunge e “proprio chi non è digitalizzato è chi ha più bisogno” di essere reso consapevole, sapere quanto potrebbe avere di pensione. In altre parole restringere solo ai digitalizzati consapevolezza e conoscenza sul proprio futuro pensionistico significa escludere proprio i più deboli, chi ha più bisogno di sapere cosa l’Inps potrà garantirgli per il futuro ed eventualmente provvedere, integrandolo con il risparmio e con fondi complementari la sua pensione.