Ieri è stata pubblicata la sentenza con cui il Tar ha respinto il ricorso della Green Village contro i Comuni di Spilamberto, Vignola e Savignano. La società aveva scelto di far causa ai Comuni a seguito della loro decisione di recedere dall’accordo del 2010 per le inadempienze di Green Village. In particolare, il Comune di Spilamberto aveva deciso di risolvere l’accordo con Green Village prendendo atto che non erano stati acquisiti i terreni di proprietà dell’Agenzia del Demanio, che non era stato presentato lo studio di fattibilità della centrale per la produzione di energia elettrica e calore, che vi era ritardo per la realizzazione di opere di viabilità, che la bonifica delle aree non era stata completata. Su proposta della Giunta, con delibera del 18.10.2010, il Consiglio Comunale risolse l’accordo ex art.18 L.R. 20/2000. A seguito di questo provvedimento la società aveva deciso di ricorrere al TAR chiedendo un risarcimento di 86 milioni di euro accusando il Comune di Spilamberto di inadempienze urbanistiche.

“La vicenda SIPE parte da lontano e negli anni ha attraversato sia luci che ombre. Oggi siamo soddisfatti per questa sentenza, un ottimo risultato volto a risolvere una situazione di stallo frutto di vecchi accordi fatti con soggetti, oggi ne abbiamo l’evidenza, che non si sono rivelati capaci di adempiere ai loro impegni. Le scelte intraprese in un secondo momento dalla giunta Lamandini nel 2010, che abbiamo portato avanti nel pieno interesse della nostra comunità anche nell’ultimo anno e mezzo – dice il Sindaco Umberto Costantini – ci consegnano un risultato il cui merito mi sento di dover condividere con tutta la struttura amministrativa presente e passata. Sono consapevole comunque che la zona è ancora da bonificare; questo stallo ha immobilizzato la situazione per anni, lo stato di degrado in cui versano gli edifici è evidente a tutti. Ma possiamo tornare ad occuparci del futuro della zona stessa con serenità e trasparenza; pertanto ciò che faremo subito sarà confrontarci con il nostro legale per decidere i prossimi passi da compiere nell’interesse della collettività, continuando il confronto franco in merito con tutti i gruppi consiliari, sia quello di maggioranza che quelli di minoranza. Appena sarà chiaro lo scenario dal punto di vista legale, delle proprietà e degli spazi di pianificazione disponibili allora potremo avviare un grande momento di confronto all’interno del quale poter, tutti insieme, disegnare con entusiasmo anche questa pagina del nostro paese”.