furti-abitazioneNell’ultimo periodo in provincia di Parma, si è registrato un incremento di furti in abitazione. La sera del 27 gennaio scorso, tre equipaggi della Sezione Antirapina hanno effettuato un servizio straordinario del territorio volto a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione.

Poco dopo le 22.00, una pattuglia nel transitare in località Baganzola, nei pressi del parcheggio della chiesa, ha notato sopraggiungere una vettura Audi A5 Coupé cabrio, di colore blu dalla quale scendevano velocemente tre soggetti i quali, immediatamente dopo, si dirigevano verso una vettura Nissan Almera color grigio con targa albanese salendovi tutti a bordo ed allontanandosi dal luogo.

Nella circostanza gli operatori rilevavano la targa dell’autovettura Audi A5 che, da immediati accertamenti risultava essere compendio di furto, avvenuto in data 19 gennaio in provincia di Varese e seguivano a distanza l’autovettura Nissan. Gli operatori di Polizia rammentavano che la vettura in argomento era già stata notata i giorni scorsi nel cortile di un casolare sito a Collecchio.

Ritenendo che gli occupanti facessero rientro nella predetta abitazione venivano allertate le altre due pattuglie in servizio le quale anticipavano i colleghi all’indirizzo segnalato. Seguiti a distanza l’auto, percorsa via La Spezia imboccava una stradina laterale  per poi raggiungere il cortile del casolare in argomento seguita dalla prima auto coi fari spenti.

All’atto di scendere dall’auto i tre occupanti venivano circondati dal personale di polizia che riusciva a bloccarne due mentre un terzo, comunque riconosciuto, riusciva a fuggire nei campi adiacenti. Nonostante i due individui abbiano con tutte le loro forze cercato di divincolarsi per fuggire, sono stati bloccati ed ammanettati.

La perquisizione personale ha permesso di rinvenire una radiolina ricetrasmittente ed un paio di guanti in tasca ad uno dei due fermati. In seguito la perquisizione veniva estesa anche all’autovettura con cui i soggetti erano giunti sul posto, che permetteva di rinvenire altro materiale di interesse investigativo.

Successivamente, dall’area cortilizia, si individuava l’unico appartamento con le luci accese, abitato dal cittadino albanese L. B. e ritenendo che potesse essere “la base” dei soggetti fermati, stanti i presupposti di legge, si dava seguito ad una perquisizione locale.

Quest’ultima permetteva di rinvenire alcuni gioielli, denaro ed altri oggetti, che venivano sottoposti a sequestro in quanto sicuramente di provenienza furtiva o di interesse investigativo.

  • Un orologio marca “PANERAI” modello Luminor Marina, con cassa in vetro e acciaio e cinturino in gomma recante la scritta “officine panerai”;
  • Una penna stilografica in oro marca “ Waterman” munita di astuccio di colore grigio e nero;
  •  Nr. 2 mini torce a led funzionanti;
  • Una moneta in metallo color oro raffigurante su una faccia Umberto I Re d’Italia e sull’altra faccia uno stemma araldico con la scritta L 100;
  • Nr 2 bracciali in metallo color argento;
  • Un bracciale in metallo color oro rosa;
  • Una collana in metallo color argento;
  • Nr. 8 telefoni cellulari;
  • Un sacchetto in plastica contenente numerose monete da centesimi di euro per un totale di euro 23,87
  • La somma di 320,00, suddivisa in due banconote da 100,00 euro, 2 banconote da 50,00 euro, 4 banconote da 5 ,00 euro,
  • La somma di euro 350,00 in banconote da 50 euro

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Durante la perquisizione locale si rinveniva  il passaporto di N. E.  Cl. 1995, ossia della persona fuggita e riconosciuta da personale operante durante la fuga.

I due fermati, identificati in D.K. e S.D. venivano accompagnati in Questura e sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici e dal relativo AFIS si è appurato che non risultavano essere mai stati sottoposti a rilievi foto dattiloscopici. Entrambi non risultano essere gravati da precedenti di Polizia e dai timbri presenti sui loro passaporti è emerso che erano sul territorio nazionale da pochissimi giorni.

In seguito gli investigatori dell’Antirapina si recavano a Baganzola, dove era stata lasciata in precedenza l’Audi A5 targata e risultata essere compendio di furto dove si è provveduto a sequestrarla ed a rimuoverla. Veniva poi contattato il proprietario dell’autovettura che arrivava da Varese munito delle seconde chiavi della stessa così che il personale di Polizia effettuava una perquisizione sull’auto rinvenendo il seguente materiale disconosciuto dal proprietario:

Nell’abitacolo:

  • nr. 3 paia di guanti da lavoro, con il palmo in gomma e dorso in tessuto.
  • nr. 1 cappellino tipo da baseball,
  •  nr. 2 cacciaviti a taglio lunghi 32.5 cm
  • nr. 1 scatola porta orologio di colore verde, marca Rolex.
  • nr. 1 scatola in plastica di colore avorio, contenente un rosario.
  • nr. 1 paio di guanti da lavoro  di colore verde con palmo in gomma e dorso in tessuto
  •  nr. 1 torcia con luce led di color metallo lunga 12 cm.
  • nr 1 chiave di accensione autovettura marca Ford, con portachiavi raffigurante la torre Eiffel.
  •  nr. 1 torcia con luce led, di colore metallo lunga 6.5 cm.
  • nr. 1 scalda collo di colore nero.
  • nr. 1 rosario di colore bianco.
  • nr. 1 medaglia raffigurante la Madonna.
  •  nr. 1 orecchino in metallo color oro.
  • nr. 1 bracciale in metallo color argento, con maglie composte da fiori in zircone.
  •  nr. 1 moneta in metallo di color giallo, raffigurante padre Pio.
  •  nr. 1 moneta del valore di venti fiorini ungheresi.
  •  nr. 1 orecchino marca SWAROSCKI a forma di cuore con incastonata uno zircone.
  •  nr. 1 anello in metallo di color oro giallo, con la raffigurazione di un santo.
  •  nr. 1 parte di bracciale da uomo in metallo.
  •  nr. 1 collana in caucciù avente per ciondolo un crocifisso.
  • nr. 1 maglia di un bracciale da orologio,  in metallo di color giallo.
  •  nr. 1 parte di un ciondolo di forma triangolare.

Nel Baule

  • nr. 1 mazza da 4 kg, con manico in plastica
  • nr. 1 piede di porco di colore blu lungo 50 cm.
  • nr. 1 borsone in tessuto di colore nero, marca Gucci, contenente :
  • nr. 1 cacciavite a spacco marca beta lungo complessivamente 13.5 cm.
  • nr. 1 cacciavite con punta modificata marca Beta, lungo 12.5 cm;
  • nr. 1 cacciavite a spacco con il manico rotto, lungo complessivamente 25 cm.
  •  nr. 1 cacciavite a spacco da elettricista lungo complessivamente 15.5 cm.
  •  nr. 1 cacciavite a croce marca Barco con impugnatura di colore verde, lungo complessivamente 9.5 cm.
  • nr. 1 chiave inglese marca Dexter lunga complessivamente 25 cm.

Tutto il predetto materiale è stato sequestrato in quanto idoneo per forzare porte e finestre in occasione di furti in appartamento e oggetti sicuramente provento di furto.

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All’esito dell’attività investigativa, D.K. e S.D., stante il pericolo di fuga, venivano posti in stato di fermo di indiziato di delitto per il reato di ricettazione in concorso, nonché denunciati in stato di libertà per i reati di resistenza a P.U. e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, quindi rinchiusi presso il carcere di Parma.

N. E. classe 1995 che è riuscito a fuggire, è stato indagato in stato di libertà per i reati di  ricettazione in concorso porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

refurtiva3L. B. classe 1984, pluripregiudicato, cittadino albanese residente da anni in questa provincia, che ospitava i tre connazionali, è stato indagato per ricettazione in concorso della refurtiva rinvenuta nella sua abitazione.

 

Chi dovesse riconoscere tra la refurtiva oggetti asportati dalle proprie abitazioni può rivolgersi alla Squadra Mobile di Parma munito di copia della denuncia.

Il pubblico Ministero Dr. Andrea Bianchi, concordando appieno le risultanze investigative, ha trasmesso il fascicolo al G.I.P. per la convalida del fermo, udienza che si è tenuta venerdì pomeriggio dove il G.I.P. ha confermato l’adozione della misura restrittiva della libertà personale, disponendo la custodia cautelare in carcere.