Cambio ClimaticoDopo la partecipazione alla recente Conferenza delle Parti (COP 21) delle Nazioni Unite per il Clima (UNFCCC), l’evento parigino dedicato ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale, in Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si torna a parlare di clima con una iniziativa che fornirà la testimonianza di chi ha partecipato in prima persona all’evento internazionale il meteorologo Luca Lombroso, tecnico dell’Osservatorio Geofisico del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”.

Promossa dalla BSI – Biblioteca Scientifica Interdipartimentale e dal DIEF, mercoledì 10 febbraio alle 18.00  presso la Sala studenti della biblioteca presso il Campus Scientifico (Via Campi 213/c) a Modena si terrà una conferenza pubblica dedicata ai temi affrontati a Parigi.

I saluti e l’introduzione saranno affidati al prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI e al  prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF.

Successivamente Luca Lombroso racconterà la sua esperienza di  observer alla Conferenza parigina e proporrà una discussione sui risultati della meeting internazionale, le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, la biodiversità, le energie rinnovabili e le nuove tecnologie.

“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – ha commenta Luca Lombroso – rappresenta un passo storico. A differenza delle ultime conferenze internazionali,  non solo Parigi si è conclusa con una “COP decision”, ma è stato anche approvato un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC. Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a  2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello subnazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca. Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art.7.7, l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico e dei sistemi d’allerta precoce, in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione”.

La conferenza, aperta a tutti gli interessati e ad accesso libero, sarà ripresa dalla tv Unimore e trasmessa in diretta streaming su: www.tv.unimore.it