vaccinazione2L’introduzione delle vaccinazioni ha consentito di ridurre enormemente la diffusione della maggior parte delle malattie infettive che da sempre hanno afflitto l’umanità o, come nel caso del vaiolo, addirittura di eliminarle. L’ Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena dedica alle problematiche dovute all’uso dei vaccini un secondo incontro, attraverso il quale si vogliono mettere in luce i traguardi raggiunti dalle vaccinazioni negli ultimi duecento anni dalla loro scoperta ed, allo stesso tempo, evidenziare come, ai giorni nostri, i vaccini siano diventati vittime del loro successo.

L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, dal titolo “I vaccini: da armi efficaci nella lotta contro i microbi a vittime del proprio successo”, che si terrà lunedì 29 febbraio 2016 alle ore 17.00 presso la Sala dei Presidenti dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena (C.so Vittorio Emanuele II, 59), vedrà in cattedra il prof. Samuele Peppoloni di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

“Tetano, difterite, vaiolo, poliomielite e pertosse sono patologie che, grazie ai vaccini, molti di noi non hanno mai avuto modo di vedere, sebbene un tempo rappresentassero la principale causa di mortalità infantile. Nonostante ciò, in questo momento, – afferma il prof. Samuele Peppoloni di Unimore- i vaccini sono paradossalmente vittime del proprio successo. La drastica diminuzione della frequenza di malattie prevenibili ha ridotto grandemente la percezione della loro gravità ed ha indotto molti a considerare le vaccinazioni rischiose e non più necessarie. L’esperienza di alcuni paesi ha però dimostrato che se i tassi di vaccinazione scendono al di sotto di una determinata soglia queste pericolose malattie possono nuovamente ricomparire”.