NON-ESSERE-CATTIVO-(2)Con la proiezione ad ingresso gratuito di “Non essere cattivo” del regista Claudio Caligari – presentato postumo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015 e vincitore del David di Donatello 2016 per il Miglior Fonico in Presa Diretta  – continua domani sera alle ore 21.00 alla Sala Cinema Teatro Troisi di Nonantola la decima edizione del Nonantola Film Festival, organizzato dall’omonima associazione affiliata Arci.

Ostia, 1995. Vittorio e Cesare sono amici da una vita, praticamente fratelli. Cresciuti in un quartiere degradato campano di espedienti, si drogano, bevono e si azzuffano con altri sbandati come loro. A casa Cesare ha una madre precocemente invecchiata che accudisce una nipotina malata, la cui madre è morta di Aids. Vittorio invece sembra non avere nessuno al mondo, e quando incontra Linda vede in lei una possibilità di costruire una vita normale. Trova lavoro e cerca di coinvolgere anche Cesare, che nel frattempo si è innamorato di Viviana, una disperata come lui ma piena di voglia di costruirsi un futuro. Riusciranno Rosencrantz e Guildenstern a diventare protagonisti della loro vita?

L’ultimo film di Claudio Caligari, 17 anni dopo L’odore della notte, è un altro excursus nei luoghi oscuri non solo dell’hinterland romano, ma dell’animo umano e della società contemporanea, raccontato attraverso due figure di confine, l’una encomiabile per la sua volontà di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della propria condizione, l’altra patetica per l’incapacità strutturale di farlo. In certi luoghi e certe circostanze non essere cattivo, per citare il titolo, non è una scelta, perché per sopravvivere alla violenza e alla prevaricazione che ti circonda devi tirare fuori la tua natura peggiore, e possibilmente un “ferro”. Al di là di una trama piuttosto prevedibile e molto già vista al cinema, ciò che colpisce di Non essere cattivo è l’energia vitale di cui è imbevuto, la fame di rivalsa, la voracità con cui Vittorio e Cesare azzannano la vita, strappandone brandelli di carne viva. La fotografia (di Maurizio Calvesi), lucida e colorata al neon, crea un 3D “de noantri”, un bassorilievo pagano. Anche l’archeologia suburbana è messa a frutto per delineare un universo coatto e coattante, un pianeta selvaggio dove è inevitabile sentirsi marziani, come marziano doveva sentirsi Caligari rispetto a gran parte della inciviltà contemporanea. Luca Marinelli nei panni di Cesare è irriconoscibile rispetto alle sue interpretazioni cinematografiche precedenti e rivela una cifra comica tutta sua, anche se in filigrana si intravede quella che avrebbe potuto essere in quel ruolo l’interpretazione di Valerio Mastandrea, produttore del film e interprete de L’odore della notte. E Alessandro Borghi è una rivelazione nel ruolo meno centrale di Vittorio, che passa dalle allucinazioni cocainomani alla tenerezza del buon padre di famiglia senza mai perdere credibilità.

 

E alle ore 17.00 c’è anche “Johnny English” in lingua

Un’altra proiezione è in programma domani nell’ambito del Nonantola Film Festival. Alle ore 17.00, sempre alla Sala Cinema Teatro Troisi per i ragazzi delle scuole – in collaborazione con ACLE City Camp – ci sarà la proiezione del divertente film del 2002 “Johnny English” diretto da Peter Howitt, protagonista Rowan ‘Mr.Bean’ Atkinson. Appena viene scoperto un complotto per rubare i gioielli della corona, il numero 1 dei Servizi Segreti viene mandato in missione. Numero 1, però, viene ucciso e, durante il suo funerale, un attentato elimina anche tutti i suoi colleghi. Ma ecco che entra in scena l’unico superstite English, un grigio impiegato, anche lui parte dei Servizi Segreti ma inchiodato alla sua scrivania, che, suo malgrado, si ritrova proiettato nel mondo mirabolante delle missioni operative. Unite James Bond a Mr. Bean, il filone demenziale allo humor inglese: questo è il mix esplosivo di un film frizzante, divertente e ironico.

 

Tutte le informazioni e il programma completo sul sito www.nonantolafilmfestival.it e sulla pagina Facebook dedicata