Murales-via-EritreaDopo un percorso di approfondimento sul tema dei Diritti umani, iniziato lo scorso ottobre con i giovani di Spazio Raga, lo Spazio di aggregazione giovanile di via Turri, e un  lavoro di preparazione e di realizzazione – che ha coinvolto anche il Comitato di cittadini di viale 4 Novembre, i ragazzi del Get Gandhi e della classe 3^C della scuola Leonardo da Vinci – si inaugura questo pomeriggio – martedì 3 maggio – alle 17.30 il grande murale sui Diritti umani in via Eritrea, realizzato in collaborazione con alcuni artisti urbani di Reggio Emilia e della regione.

All’inaugurazione del murale saranno presenti le assessora a Educazione e Conoscenza, con delega alla Creatività giovanile Raffaella Curioni, l’assessora a Sicurezza, Cultura della legalità e Città storica Natalia Maramotti, l’assessora a Città internazionale Serena Foracchia e il presidente Comitato viale IV Novembre, Gianni Felici.

Si tratta di un’opera collettiva, sia nella ideazione che nella realizzazione, lunga circa 70 metri, dove sono raffigurati – con le diverse tecniche della street art – alcuni articoli della Carta internazionale dei Diritti umani, attraverso la rilettura creativa fatta dagli autori. Dall’articolo 1, “tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti”, all’articolo 30, “nessuno può distruggere i diritti e le libertà”, è un viaggio ideale all’interno degli articoli che hanno maggiormente appassionato la ricerca dei ragazzi, dei giovani e degli anziani.

L’opera è collocata in prossimità della stazione ferroviaria centrale di Reggio Emilia, perché la difesa e la tutela dei Diritti umani rappresenta un tratto caratterizzante la comunità reggiana, che si presenta a chi arriva in città. Non a caso essa si colloca sia tra le azioni creative previste nei progetti di Officina Educativa/Partecipazione giovanile e benessere, sia nell’ambito delle più ampie azioni del programma “Fuori binario” per la riqualificazione della zona della stazione, sia all’interno della cornice del Tavolo cittadino sui Diritti umani. L’iniziativa è anche parte del progetto “conCittadini” dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.