elezioni“Troviamo sconcertante il modo in cui le elezioni universitarie – che si terranno a breve – siano state organizzate, senza tener conto degli studenti – afferma in una nota Azione Universitaria – Una serie di scelte delle modalità di votazione ci hanno lasciato più che perplessi, facendoci presumere un totale disinteresse nel confronto della popolazione studentesca da parte degli organi d’Ateneo. Spesso sentiamo lamentele per la bassa affluenza di votanti, ma come si può pretendere percentuali maggiori se il suffragio universale viene largamente penalizzato?
Ci domandiamo il senso di votazioni telematiche che, a parte il lato più prettamente ecologico, potrebbero consentire una maggiore affluenza della popolazione studentesca. Invece, a differenza della scorsa tornata, quando potendo votare da qualsiasi PC l’affluenza era stata incrementata, richiedono che gli studenti si rechino ai seggi. Andare a votare è un diritto e un dovere, ne siamo consci, non intendiamo in alcun modo difendere chi preferisce disinteressarsi alla vita di Ateneo, ma capiamo ugualmente chi, finite le lezioni, abitando fuori sede, o semplicemente a due ore di macchina dal seggio, non si recherà alle urne. Per non parlare degli studenti in Erasmus, un’attività promossa dall’Ateneo stesso, che però poi impedisce di poter partecipare alle elezioni universitarie.

Ma se i fuorisede o i colleghi che studiano all’estero non avranno la possibilità di votare, per chi anche abitasse a due passi dal seggio elettorale, è stato pensato e messo a punto un sistema – comunicatoci solamente cinque giorni prima del voto, e quindi rendendone difficoltosa la divulgazione agli studenti – tutt’altro che intuitivo, fornendo credenziali per poter accedere al voto diverse dalle solite utilizzate per il sistema informatico Unimore. Come le credenziali per il voto, anche gli orari di apertura dei seggi, che chiudono alle 17, quando potrebbero benissimo essere tenuti aperti per almeno un altro paio di ore, sono stati comunicati solamente ieri.

Se questo non bastasse, non sono state disposte plance per l’affissione di manifesti e non si è tenuto il dibattito tra le liste candidate agli Organi Maggiori alla presenza del Rettore, come era di norma fare fino alle scorse elezioni di due anni fa.

Azione Universitaria, come tutti gli anni e come supponiamo le altre associazioni candidate – conclude la nota – farà di tutto perchè più studenti possibili abbiano accesso al diritto di voto, ma se l’affluenza dovesse arrivare ai minimi storici, non datene la colpa agli studenti, o almeno, non del tutto”.