oreste2Debutta domani al Teatro delle Passioni di Modena ‘Oreste’, il quinto degli otto spettacoli di Santa Estasi, il progetto speciale diretto da Antonio Latella.  Per cinque mesi, sedici attori e sette drammaturghi hanno lavorato insieme al regista esplorando i confini della tragedia, dando luce a otto spettacoli, otto ‘ritratti di famiglia’ che andranno in scena fino al 12 giugno al Teatro delle Passioni, ciascuno con una tenitura settimanale. 
Pablo Solari – classe 89, laurea in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e formazione registica presso l’Accademia di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, già artista residente presso il Centro Cultural Juan Parra De Riego a Lima e presidente fondatore dell’Associazione Culturale Arte Combustibile a Milano – firma l’adattamento di Oreste da Euripide in scena fino al 22 maggio.

Oreste, figlio di Agamennone e predestinato al crimine, è accusato di matricidio ed è in preda alle Erinni. L’ultimo degli Atridi è un ragazzo vittima del peso della storia e dell’inevitabilità dei suoi crimini. Un viaggio verso la maturità con a fianco Pilade ed Elettra, fedeli e amati compagni. Numerosi gli interrogativi sollevati: si può odiare una madre? Quale forza spinge il coltello di Oreste nel grembo di Clitemnestra? Quali le conseguenze?

«Euripide fa di Oreste un uomo pieno di dubbi – afferma Pablo Solari – costretto a perdere violentemente la propria innocenza, in preda alla maledizione famigliare e alle Erinni interiori che lo divorano. Argo e i suoi cittadini – prosegue sempre il drammaturgo – osservano e giudicano il matricida; una capitale morta, una politica in preda alla demagogia e al populismo, un palazzo decaduto, senza padrone, senza un re. Oreste non è eroe, non è un re, non è Agamennone, non è Atreo. Oreste è debolezza, paura, confusione, amore, passione, vita, luce».

 

Info: 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13