Erio-Luigi-Munari-Lapam“Avevamo denunciato il tema una decina di giorni e, per fortuna, il Parlamento Europeo ha risposto in modo positivo. Riconoscere alla Cina lo status di economia di mercato avrebbe effetti disastrosi per il nostro sistema manifatturiero e, stando alla provincia di Modena e pensando in particolare a meccanica e ceramica, impatterebbe su 4.733 imprese meccaniche e 216 imprese del comparto ceramico (su un totale di 306 imprese del settore in Emilia-Romagna). Insomma, bene ha fatto l’Europarlamento a votare, a larghissima maggioranza, la risoluzione contraria allo status di economia di mercato al colosso asiatico”. Erio Luigi Munari, presidente generale Lapam Confartigianato, commenta così il voto che nei giorni scorsi hanno sostenuto i principali gruppi del Parlamento di Bruxelles e Strasburgo, dai popolari ai socialisti, dai liberali ai conservatori, fino ai verdi. La risoluzione approvata è un primo passo e chiede alla Commissione Europea di mantenere in vigore i meccanismi anti dumping, a rischio di saltare automaticamente 15 anni dopo l’ingresso della Cina nel Wto. “Confartigianato Lapam si è battuta, nelle sedi opportune e a fianco di altre organizzazioni, per evitare questo automatismo – spiega Munari – e questo è un primo passo nella giusta direzione. E’ del tutto evidente che concedere alla Cina lo status di economia di mercato, oltre a essere sostanzialmente iniquo, avrebbe effetti potenzialmente devastanti sul nostro comparto manifatturiero, meccanica e ceramica in testa. Non possiamo permettercelo, pena un ridimensionamento importante di questi comparti e la perdita di migliaia di posti di lavoro”.