È stata collocata insieme ai tre figli minorenni presso una struttura alberghiera, la signora straniera che da questa mattina non può rientrare nell’appartamento di via Bonaccini in cui alloggiava insieme al marito e al figlio maggiorenne.

I Servizi sociali del Comune, che si sono attivati per trovarle una sistemazione d’emergenza nel momento in cui lo sfratto per morosità richiesto dal proprietario dell’appartamento è stato eseguito dalle Forze dell’ordine (nella mattinata di martedì 24 maggio), avevano già avuto diversi contatti con la famiglia nel corso degli ultimi anni e per motivi non esclusivamente legati a problematiche abitative, ma anche relazionali nell’ambito del nucleo.

L’anno scorso, avvertiti della procedura di sfratto intrapresa dal proprietario dell’alloggio che da diversi mesi non percepiva il canone di locazione, i Servizi hanno avviato con il nucleo familiare un percorso finalizzato al mantenimento dell’alloggio attraverso l’attivazione di un intervento di sostegno economico per “morosità incolpevole”, che però non è andato a buon fine per mancanza di accordo tra le parti.

A questo punto i Servizi, in considerazione della capacità reddituale del capofamiglia che ha un regolare lavoro a tempo indeterminato, si sono resi disponibili a sostenere il nucleo nel reperimento di un altro alloggio, attraverso l’erogazione del deposito cauzionale. Al tempo stesso i Servizi hanno sostenuto il nucleo nell’accesso ai contributi economici destinati alle famiglie con almeno tre figli e stanno cercando di favorire un progetto di inserimento lavorativo per il figlio maggiorenne che ha terminato una scuola professionale specializzata.

Occorre però sottolineare che i Servizi sociali si rendono disponibili a sostenere percorsi condivisi nel rispetto delle volontà di ciascuno componente della famiglia che già in passato è rientrata per un periodo nel paese d’origine, il Marocco, una scelta che in questi anni di crisi economica è stata per altro fatta da altre famiglie di migranti.

Preme infine sottolineare che l’esito di ogni percorso e/o progetto proposto dai Servizi sociali nell’interesse dei singoli e nel rispetto della collettività, è dettato esclusivamente da regole di equità che sono uguali per tutti i cittadini e non dipende dalla risonanza mediatica di eventuali manifestazioni.