Orecchio-acusticaIl Consiglio comunale ha approvato oggi — con 19 voti favorevoli (Pd, Sel, Movimento 5 Stelle) e due astenuti (Forza Italia) — l’adozione del Piano di azione dell’agglomerato di Reggio Emilia e la direttiva per la determinazione e la gestione del rumore ambientale.

Sono otto i punti critici principali, soggetti a inquinamento acustico, e altrettante le misure proposte per risolverli, individuati al termine di ricognizioni e simulazioni tecniche e di un percorso partecipativo avviato nel dicembre scorso dall’Amministrazione comunale, contenuti nel nuovo Piano di azione per il risanamento acustico di Reggio Emilia: un Piano volto a diminuire il rumore generato da infrastrutture quali strade principali, ferrovie, aeroporto.

I soggetti coinvolti nel percorso di partecipazione – associazioni, tecnici ed esperti di settore, cittadini – hanno fatto pervenire numerosi contributi, anche scritti e questi stessi portatori di interesse hanno incontrato i tecnici del servizio Ambiente del Comune, per la restituzione degli esiti del percorso.

 

REVISIONE ENTRO L’ANNO – “Il piano di azione antirumore non risolverà tutti i problemi da domani. Ma ha due importanti pregi  – ha detto l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino –  Il primo é quello di mettere in un’unica agenda le diverse problematiche emerse nella nostra città ed individuare le modalità con le quali risolverli. Il secondo è il coinvolgimento di altri attori (i diversi enti titolari di strade e ferrovie) per responsabilizzarli rispetto all’impatto generato dalle grandi infrastrutture sul nostro territorio. È stato una lavoro partecipato e senza precedenti”.

Di concerto con gli altri soggetti gestori delle infrastrutture quali Ferrovie Emilia-Romagna (Fer), Rete ferroviaria italiana (Rfi), Anas, Società autostrade, il Piano ha individuato un primo set di azioni di risanamento, da approfondire poi nella fase attuativa, e previsto priorità, tempi e costi di massima. Al percorso di redazione del Piano d’azione hanno collaborato, insieme ai titolari delle infrastrutture, gli enti con competenza sui cosiddetti Temi acustici: oltre al Comune, la Provincia di Reggio Emilia, Arpa e Ausl.

 

COME È FATTO IL PIANO DI AZIONE – Il Piano d’azione ha lo scopo di definire, sulla scorta dei risultati ottenuti con l’elaborazione della Mappatura strategica, possibili azioni di risanamento e interventi delle aree di principale criticità, per assicurare l’effettivo rispetto dei limiti fissati dalla vigente normativa. Una volta individuate le aree urbane di maggior rumore ambientale, vengono elaborate delle schede-progetto sulle possibili azioni utili, come per esempio l’installazione di barriere anti-rumore, asfalti speciali fonoassorbenti, limitazioni del traffico. A ciascuna di queste aree urbane viene attribuito un indice di priorità in base a un sistema di calcolo descritto nelle linee guida regionali e, in base all’ordine creato, il Comune pianifica un Programma pluriennale di interventi, da coordinare con la programmazione ordinaria delle Opere pubbliche e con il Bilancio, che consenta, nell’arco degli anni a venire, di sanare il problema.

Nella fase attuativa, benché non richiesto dalle normative vigenti, l’Amministrazione comunale ritiene opportuno coinvolgere i cittadini. Saranno quindi organizzate, nei quartieri direttamente interessati, delle occasioni di presentazione e confronto.

 

PROPOSTE DI SOLUZIONE – Per quanto riguarda i risultati presentati, sono otto le principali criticità emerse dal percorso tecnico e da quello partecipativo, cui corrispondono altrettanti pacchetti di azioni mirati al risanamento del disturbo da rumore:

– il rapporto tra il traffico ferroviario sulla linea Reggio-Sassuolo ed i quartieri est della città (Ospizio e zona Papa Giovanni XXIII), aggravato localmente dalla presenza anche di traffico stradale a ridosso delle abitazioni: il Piano prevede la realizzazione di tutte le barriere anti-rumore presenti nel Piano di risanamento di Fer; l’incremento delle barriere di progetto in prossimità dell’incrocio con via Papa Giovanni XXIII; la realizzazione di una nuova rotatoria nell’incrocio tra via Turri e lo svincolo per il cavalcavia di via dell’Aeronautica; la stipula di un documento di impegni da parte della Società Dinazzano-Po per l’adozione di misure comportamentali e organizzative;

– l’asse di viale del Partigiano: il Piano propone l’incremento dei controlli per il rispetto del limite di velocità; la realizzazione di una nuova rotatoria all’incrocio con via Petrolini; la parziale riduzione dei volumi di traffico a seguito dell’apertura della futura tangenziale di Fogliano; il monitoraggio degli effetti delle barriere presenti, per una loro eventuale sostituzione;

– i viali di Circonvallazione e i relativi assi di immissione: il Piano propone l’incremento dei controlli per il rispetto del limite di velocità; la realizzazione di due nuovi impianti semaforici nei punti dove lo scorrimento risulta più veloce (viale dei Mille, viale Piave); la riduzione dei volumi di traffico di attraversamento a seguito dell’apertura del completamento della tangenziale Nord; la piantumazione di nuovi alberi già prevista nel programma “Reggio Respira”; la sperimentazione del transito con limite di 30 chilometri orari in tutti i viali di circonvallazione;

– l’attraversamento di Villa Rivalta: il Piano propone la realizzazione della bretella di Rivalta; la realizzazione del raccordo tra via del Buracchione e la tangenziale di Canali; l’interdizione del traffico di mezzi pesanti nel tratto di attraversamento della frazione; l’incremento dei controlli per il rispetto del limite di velocità (soprattutto notturna);

– i quartieri di Reggio ovest (via Cafiero, via Fratelli Bandiera): il Piano propone la riduzione sensibile dei volumi di traffico a seguito del completamento della tangenziale Nord; il completamento del raccordo tra via Fratelli Bandiera e via Chopin; l’interdizione del traffico di mezzi pesanti nel tratto di via Fratelli Bandiera più a ridosso della Via Emilia;

– il rapporto tra il traffico ferroviario ed i quartieri della prima espansione nord (da via Makallè a via Fanti), aggravato localmente anche dalla presenza di importanti volumi di traffico lungo i viali di Circonvallazione: il Piano propone la realizzazione di tutte le barriere anti-rumore previste nei Piani di risanamento di Rfi e Fer, oltre alle azioni già citate per i viali di Circonvallazione;

– il rapporto tra il traffico ferroviario ed il quartiere di San Prospero Strinati (zona via Ferravilla), aggravato localmente anche dalla presenza di importanti volumi di traffico lungo la tangenziale Nord: il Piano propone la realizzazione di tutte le barriere anti-rumore previste nel Piano di risanamento di Rfi; la posa di un asfalto ad alta prestazione fonoassorbente nel tratto di tangenziale Nord, di competenza di Anas, sprovvisto di barriere;

– l’attraversamento troppo veloce delle frazioni extraurbane lungo la Via Emilia (Cadè, Cella, Masone, Bagno): il Piano propone l’incremento dei controlli per il rispetto del limite di velocità (soprattutto notturna); il posizionamento di due nuovi impianti automatici per il rilevamento della velocità; la realizzazione della tangenziale di Rubiera nel territorio a sud di Bagno;

– il rumore generato dai velivoli di servizio all’aeroporto: il Piano propone una campagna di misurazione delle emissioni acustiche nei quartieri e Ville maggiormente interessati (Gavassa, Santa Croce, San Maurizio); la stipula di un documento di impegni da parte della Società Aeroporto, con le misure organizzative orientate a risolvere le criticità emerse.

La fase attuativa delle azioni previste dal Piano si svolgerà prevedibilmente dalla seconda metà del 2016 fino al 2021.