Presutti-CarpegianiL’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena hanno deciso di dedicare un’aula didattica a Luciano Mavilla, indimenticato direttore (dal 1993 al 2005) della Neuroradiologia, tragicamente scomparso esattamente otto anni fa, il 23 giugno del 2008. L’aula si trova al primo piano, ingresso 3 e ospita attrezzatura per la didattica e le esercitazioni della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Odontoiatria e Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Tra queste vi sono microscopi, un simulatore per gli interventi alla laringe, ferri chirurgici e tutto l’occorrente per acquisire manualità nell’atto operatorio.
La targa, semplice per onorare la memoria di un uomo schivo dotato di grande umanità, è stata scoperta stamattina, giovedì 23 giugno 2016 alla presenza del Direttore Generale del Policlinico dott. Ivan Trenti, accompagnato dal Direttore Amministrativo dott. Ivan Cavallo. In rappresentanza del Presidente della facoltà di Medicina e Chirurgia è intervenuto il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto dell’Ateneo, prof. Giorgio De Santis. Ancora, hanno voluto partecipare il Direttore del Dipartimento Integrato di Neuroscienze (Azienda USL-Unimore), prof. Paolo Frigio Nichelli, il Direttore della UO di Neuroradiologia dell’Ospedale di Baggiovara, dottor Paolo Carpeggiani, il Responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Cranio-Maxillo-facciale del Policlinico, prof. Luigi Chiarini. A fare gli onori di casa, il Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria, prof. Livio Presutti, promotore dell’iniziativa. Per tutti non si è trattato di un semplice impegno istituzionale ma del desiderio di ricordare una persona alla quale erano legati da profonda stima e amicizia.
“Ho conosciuto Luciano Mavilla ai tempi dell’Università. Entrambi, infatti, abbiamo studiato a Bologna, dividendo anche l’appartamento – ha commentato il prof. Livio Presutti – e tra noi c’era un grande rapporto di amicizia e stima reciproca. In seguito fu lui a contattarmi quando facevo l’aiuto a Bologna, e a propormi di venire al Policlinico per sviluppare con lui e i colleghi chirurghi plastici e maxillofacciali, neurochirurghi, neuroradiologia, quel centro di chirurgie del distretto Testa-Collo che era il suo grande sogno. Pur con qualche titubanza accettai e nel 2003 giunsi al Policlinico. Credo che oggi questo sogno di Luciano sia realizzato nel solco del suo ricordo e grazie alla sua grande tenacia e visione programmatica. Luciano Mavilla ha fatto tanto per lo sviluppo del Policlinico e della sanità modenese; è stato un uomo molto attento alla formazione dei giovani medici e per questo motivo, ho pensato di omaggiare la sua memoria chiedendo a Policlinico e Ateneo di dedicargli un’aula di insegnamento”.

“Un grande uomo, un grande medico, un grande maestro – ha commentato il dottor Paolo Carpeggiani – chi lo ha conosciuto non può dimenticarlo ed ogni giorno sembra di averlo al nostro fianco, con i suoi insegnamenti ed il suo esempio. Il carattere era granitico, il rapporto con le persone travolgente, sempre diretto, mai condizionato dal ceto o dalla classe sociale, bianco o nero, ma nel contempo, anche se ai più poco appariscente, oltremodo sensibile e premuroso; il carisma del leader. Lo scopo era di stare vicino al paziente, colui che soffre, con totale disponibilità, con grande ma riserbata generosità. Il mezzo era l’eccellenza nella professione, da raggiungere con il rigore ed il costante aggiornamento, incoraggiando e valorizzando le qualità di tutti, mai geloso della eccellenza dei collaboratori. La leva era l’esempio, sempre davanti, in prima linea, accollandosi personalmente il sovraccarico di lavoro per permettere ai collaboratori di frequentare prestigiose strutture all’estero. Le regole, uguali per tutti, senza compromessi, senza deroghe. In retaggio ci ha lasciato un modello, impegnativo e oneroso, ma molto appropriato alle difficoltà e ai problemi dei nostri giorni”.
MarvillaChi era Luciano Mavilla
Luciano Mavilla (1952-2008) è stato direttore della Neuroradiologia del Policlinico dal 22 settembre 1993 al 31 dicembre 2005, traghettandola nel trasferimento al Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara, dal 1 gennaio 2006. Originario di Bagnara Calabra, Mavilla si era laureato a Bologna nel 1977. Dopo aver prestato servizio all’ospedale Bellaria, la sua carriera si era ben presto legata a Modena. Al Policlinico era giunto come aiuto del professor Claudio Trevisan, poi aveva assunto la direzione del dipartimento di Neuroscienze e successivamente quella di Neuroradiologia. La struttura era di fatto nata nel 1984 con la donazione da parte di Enzo Ferrari della Risonanza Magnetica che permise esami diagnostici più accurati e meno invasivi. Il 3 marzo 2004, sotto la direzione di Mavilla, vennero inaugurate le nuove dotazioni della diagnostica per immagine che permise un importante aggiornamento dell’offerta diagnostica della struttura destinata poi a un ulteriore potenziamento col trasferimento a Baggiovara. Luciano Mavilla fu uomo molto attento alla formazione dei giovani medici e si può considerare uno dei capi scuola della Neuroradiologia a livello nazionale.