Sant-AgostinoUna proposta “profondamente rinnovata e di ampio respiro” per dare l’avvio al progetto di restauro e riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino a Modena nell’ambito del nuovo polo culturale Estense, puntando all’inizio dei lavori entro il 2017. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo nel corso della seduta congiunta delle commissioni consiliari Risorse, Seta e Servizi dedicata ad approfondire il progetto Sant’Agostino sulla base un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale. Alla seduta era presente anche il direttore della Fondazione Cassa di risparmio di Modena Luigi Benedetti che ha illustrato i contenuti del progetto sviluppato negli scorsi anni.

Il sindaco ha ricordato che Comune e Fondazione dopo la firma dell’accordo con il ministero dei Beni culturali non si sono limitati “a correggere la procedura per tener conto dei rilievi del Tar, ma hanno colto l’occasione per prendere in considerazione le ipotesi di lavoro emerse nel dibattito cittadino e per esaminare più a fondo le obiezioni”. I punti chiave del progetto illustrati da Muzzarelli per l’avvio della Conferenza dei servizi, durante la quale il potrà essere ulteriormente modificato e perfezionato (la convocazione è prevista in luglio per essere operativi in settembre) sono otto, oltre all’ampliamento dell’area di riferimento, che oggi include anche l’ex Ospedale Estense.

Si parte dalla conferma e dalla valorizzazione del progetto architettonico firmato da Gae Aulenti (“un’opportunità per la riqualificazione del centro, per l’arricchimento del patrimonio architettonico e per l’immagine e l’attrazione della città”), per proseguire con la conferma dello spostamento della Biblioteca nazionale Estense e della biblioteca Poletti per “migliorarne la disposizione, la fruizione e la promozione e, dall’altro lato, di aumentare e migliorare gli spazi a favore della Galleria Estense, dei Musei Civici e dell’Archivio Storico”. Insieme alla Galleria Nazionale Estense, oggi accorpata dal punto di vista amministrativo con la Biblioteca, si valuteranno collocazione e soluzioni tecnologiche adeguate alla valorizzazione del patrimonio storico pregiato della Biblioteca Estense, così come gli approfondimenti sui depositi. Il terzo punto è la conferma della digitalizzazione delle biblioteche, il quarto la disponibilità di nuovi spazi per la valorizzazione della Galleria Estense, dentro un nuovo lay out del Palazzo dei Musei, e dell’ex Ospedale Estense, con spazi di accoglienza e servizi comuni, l’espansione e il riordino dei Musei civici, l’espansione dell’Archivio Storico, aree per mostre temporanee. Il quinto punto è dedicato all’inserimento nel blocco del Sant’Agostino di alcune novità: la sede e gli spazi di mostra per il Polo dell’Immagine e dell’Arte contemporanea (che coordinerà l’attività di Fondazione Fotografia, Galleria civica e Museo della Figurina), il nuovo Centro multimediale della Figurina (collegato al Museo e con possibilità di ampliamento anche sul tema del fumetto), la Bottega multimediale delle idee e della creatività da realizzare sulla base di alcune esperienze internazionali.

Al sesto figurano gli spazi che si liberano a Palazzo Santa Margherita che potranno essere utilizzati a servizio della Biblioteca Delfini. Il settimo punto è economico ed è relativo al programma di investimenti pluriennali finanziato dalla Fondazione, dal ministero dei Beni culturali attraverso il progetto Terre Estensi e dal Comune che consente di completare il nuovo Polo culturale nell’arco di otto-dieci anni. Il costo complessivo dell’intervento, comprese le imposte e le voci varie, è di circa 120 milioni di euro ed è ipotizzabile completarlo in tre fasi, la prima delle quali avrebbe un costo intorno ai 70 milioni e potrebbe essere avviata al termine della Conferenza dei servizi impiegando gli stanziamenti già previsti della Fondazione e del progetto Terre Estensi. La prima fase comprenderebbe, quindi, la realizzazione del recupero e della riqualificazione del complesso Sant’Agostino, con  spostamento delle biblioteche e nuove attività, e la realizzazione di parti comuni a Palazzo dei Musei e interventi di consolidamento all’ex Ospedale Estense.

L’ottavo dei punti chiave del progetto secondo il sindaco è la conferma della presenza di attività dell’Università di Modena e Reggio Emilia, a partire dal Teatro e Museo Anatomico. “Altre attività – ha spiegato – sono all’esame dell’Università per l’impiego degli spazi di proprietà. Da valutare anche in relazione alle nuove funzioni della Bottega delle idee e della creatività nel settore dell’Ict, in particolare con Ingegneria”.

Il sindaco ha concluso sottolineando che il percorso delle audizioni “offre l’opportunità di far decollare quasi in contemporanea la Conferenza dei Servizi  e la discussione nelle sedi istituzionali e in città sul progetto rivisitato e completo” con presentazione alle commissioni consiliari della nuova proposta entro luglio, mentre il lavoro della Conferenza dei servizi dovrebbe consentire di portare l’accordo di programma in Consiglio comunale entro l’anno per l’adozione dello strumento urbanistico con approvazione definitiva nei primi mesi del 2017.

 

PIÙ SPAZI PER BIBLIOTECHE E GALLERIA

Più spazi per la valorizzazione della Biblioteca Estense e della Poletti, il raddoppio della superficie a disposizione della Galleria Estense e dei Musei Civici, maggiori spazi anche per l’Archivio storico e due nuove sale mostre di ampie dimensioni: una nel Sant’Agostino e l’altra nel Palazzo dei Musei. Sono alcuni degli elementi che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sintetizzato per indicare le “potenzialità di produzione e fruizione di cultura” del progetto Sant’Agostino nell’ambito del nuovo polo culturale Estense, “al di là del valore intrinseco dei recuperi”.

A questi elementi di aggiungo i 500 metri quadrati che a Palazzo Santa Margherita rimarrebbero a disposizione della biblioteca Delfini, ma soprattutto il nuovo Centro Multimediale della Figurina e la Bottega multimediale delle idee e della creatività.

Il Centro, ha spiegato Muzzarelli, consentirebbe “di promuovere un patrimonio unico nel suo genere, che costituisce un marchio della storia contemporanea della città. Il patrimonio potrà essere completato e aggiornato con la collaborazione della famiglia Panini e dell’azienda Panini. La tecnologia multimediale permetterebbe di usufruire delle mostre in modo interattivo e di presentare gli intrecci con la storia del costume, della grafica, della pubblicità, dello sport e degli eventi sportivi”. In  questo contesto si potrebbe valutare anche l’inserimento di una sezione dedicata al fumetto e al cartoon modenese (Silver, Bonvi, De Maria, Campana, solo per fare qualche nome). Gli spazi triplicherebbero rispetto agli attuali 500 metri quadri del Museo della Figurina andando a occuparne circa 1.500 e “la struttura sarebbe progettata ex novo e specificamente per le nuove funzioni”.

La Bottega, invece, offrirebbe spazi tecnologicamente avanzati per una pluralità di attività legate alla ricerca, alle imprese e ovviamente alle arti in senso lato. Tenendo presente, comunque, ha ricordato Muzzarelli, che il polo del teatro e della creatività trova collocazione all’ex Amcm. Tra i modelli di riferimento internazionali citati ci sono Singularity University e General Assembly.

Nell’area destinata alle Biblioteche nel Sant’Agostino ci saranno maggiori superfici disponibili per l’esposizione, la consultazione e la conservazione di libri, manoscritti e documenti rari. “La nuova collocazione, i nuovi arredi e le tecnologie – ha aggiunto Muzzarelli – favoriscono la promozione di un Polo Bibliotecario di assoluta qualità e modernità. Il deposito del materiale librario garantisce al tempo stesso standard di sicurezza elevatissimi e facile accesso”.

L’area della Galleria Estense passerebbe da una superficie di 2.123 metri quadri a oltre 4 mila, mentre i Musei Civici dagli attuali 3 mila a oltre 7 mila consentendo “di completare il percorso storico museale (si pensi ad esempio al Risorgimento) e di esporre altre opere e collezioni”, come per esempio la collezione della Provincia. Anche l’Archivio storico si amplierebbe fino a oltre 2 mila metri quadri, mentre il blocco del Palazzo dei Musei potrà disporre di aree di servizio comune e di accoglienza per circa 2.700 metri quadri.