modena_sicuraMonitoraggio delle principali forme di illegalità e potenziamento della videosorveglianza; contrasto dei reati predatori e aiuto alle vittime; rafforzamento della presenza istituzionale e del presidio informale del territorio fermo restando le prerogative delle Forze dell’ordine. Sono i principali elementi di novità contenuti nel Patto per Modena Sicura che è stato rinnovato oggi, venerdì 29 luglio, nella sede della Prefettura di Modena dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal prefetto Michele di Bari alla presenza del vice ministro dell’interno Filippo Bubbico.

Presenti all’incontro anche i senatori Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, il procuratore capo Lucia Musti, il comandante dell’Accademia generale Salvatore Camporeale, il questore Paolo Fassari, il comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Savo, il comandante della Polizia municipale Franco Chiari e i rappresentanti della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza, della Forestale, dei Vigili del fuoco. Presenti anche i rappresentanti dei gruppi consiliari (Antonio Carpentieri per il Pd, Franco Rocco per Fas-Sinistra italiana, Domenico Campana di Per me Modena) e diversi sindaci del territorio provinciale.

Il nuovo documento, che ha durata triennale, conferma gli impegni e gli strumenti di coordinamento già in essere per il controllo coordinato del territorio, a partire dalla Cabina di regia, introducendo elementi che ne puntualizzano gli obiettivi senza modificare l’impianto di base. Confermate le finalità: dare corso azioni e progetti specifici in materia di sicurezza urbana integrata su aree di intervento prioritario, migliorare e integrare il circuito informativo interistituzionale, attivare percorsi di ascolto e confronto con le diverse espressioni del tessuto sociale.

In particolare, per quanto riguarda gli ambiti di attività della Cabina di regia, il contrasto ai reati predatori, obiettivo primario, punterà sul potenziamento del monitoraggio delle principali forme di illegalità, oltre che sulla condivisione e mappatura dei dati, a supporto del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Inoltre, le attività realizzate e risultati conseguiti verranno periodicamente illustrati al Tavolo Unico Sicurezza Urbana.

Ulteriore sviluppo sarà dato alla videosorveglianza grazie alle evoluzioni tecnologiche del settore, all’ampliamento della rete comunale e all’estensione della fibra ottica verso le periferie, alla diffusione di dispositivi presso esercizi pubblici. Il ruolo della videosorveglianza viene rafforzato inoltre con l’impegno a realizzare il Sistema di controllo nazionale targhe e transiti in raccordo con il Ministero.

Centrale nel Patto per Modena Sicura, in cui è stato anche inserito un riferimento a Codice etico di Polizia introdotto dall’Unione europea, sono tutte le forme di polizia di prossimità per quanto riguarda gli aspetti operativi di controllo del territorio e, in particolare, in funzione di un miglior coordinamento del Vigile di quartiere con Carabiniere e Poliziotto di quartiere, ma anche attraverso un più diretto e costante contatto con i cittadini.

In quest’ottica, il Comune rafforza la propria presenza istituzionale (attraverso il potenziamento dell’organico e la turnazione degli operatori nell’arco delle 24 ore sette giorni su sette) e il presidio informale valorizzando l’integrazione tra vigile di quartiere e forme di volontariato presenti sul territorio; promuovendo ulteriormente l’attività del volontariato (già 193 quelli attivi); sperimentando forme di vicinanza ai cittadini delle zone periferiche anche con l’uso della nuova unità mobile attrezzata. E la Cabina di regia si impegna anche a considerare “percorsi per l’attivazione di forme di sicurezza partecipata” in grado cioè di coinvolgere sempre più i cittadini in chiave di controllo sociale, soprattutto per dare impulso alla sperimentazione di forme di coesione sociale e solidarietà sociale.

Viene anche previsto che in caso di emergenze difficilmente fronteggiabili con le risorse e i mezzi a disposizione, il Prefetto richieda al Ministero dell’Interno quote di personale tratte dai contingenti di rinforzo da impiegare in attività mirate.

Un capitolo a parte merita, anche alla luce della nuova normativa, l’attività di aiuto alle vittime di reato a favore delle quali Comune e Prefettura si impegnano a mettere in campo ulteriori iniziative. A questo proposito, al Posto di Polizia Centro, si caratterizzerà ancor più per il servizio di accoglienza e vicinanza alle vittime, ampliando la fascia oraria per la ricezione delle denunce e informando sulle iniziative di prevenzione dei reati e di risarcimento dei danni messe in campo dalle istituzioni.

L’attività coordinata di contrasto all’illegalità, già in atto nel contrasto alla prostituzione e allo spaccio di stupefacenti, all’accattonaggio molesto e all’abusivismo commerciale, agli insediamenti abusivi e agli esposti relativi al degrado urbano, viene estesa anche alla contraffazione e al gioco d’azzardo. Mentre sul fronte della sicurezza stradale, attenzione particolare sarà dedicata alle attività di contrasto alla guida in stato psicofisico alterato.

Infine, il Comune ricercherà forme di prevenzione dei fenomei di illegalità e criminalità economica e organizzata anche attraverso l’integrazione delle proprie banche dati e l’individuazione di indicatori di rischio attraverso il coinvolgimento associazioni, sindacati, enti e istituzioni.