pompe_benzinaOltre 1100, le firme raccolte in pochissimo tempo e già depositate. Questo il risultato raggiunto dagli operatori delle stazioni di servizio della zona di Vignola, unitamente a FAIB-Confesercenti Modena – sigla che rappresenta il più alto numero di benzinai della provincia – nella loro presa di posizione contro la realizzazione di un distributore della GDO, nel territorio comunale vignolese. FAIB Modena, nel ricordare che la raccolta di firme non si è ancora conclusa e che proseguirà anche le prossime settimane, ha inviato già una lettera al primo cittadino ed all’amministrazione comunale di Vignola in cui espressamente viene chiesto di: “FERMARE la realizzazione dell’impianto di distribuzione carburante che vuole realizzare una nota sigla della GDO a VIGNOLA.

Tale richiesta è sostenuta dalle seguenti motivazioni:

– L’apertura di un nuovo distributore di carburante della Grande Distribuzione Organizzata nel Comune di Vignola avrebbe importanti conseguenze NEGATIVE:

  • CHIUSURA DEGLI  IMPIANTI ESISTENTI
  • MESSA A RISCHIO DI  NUMEROSI POSTI DI LAVORO E DEL FUTURO DI NUMEROSE FAMIGLIE.

Infatti l’apertura di questo genere di impianti produrrà in un breve lasso di tempo una desertificazione della rete dei distributori esistenti e nell’area, con la scomparsa dei gestori, ci sarà solo una modalità di fare rifornimento quella SELF SERVICE.

– La scomparsa dei gestori che effettuano il servizio in modalità SERVITO causerà notevoli disagi alla popolazione soprattutto alla fascia più più debole che ha maggiori difficoltà all’utilizzo di bancomat, carte di credito e delle apparecchiature automatiche di rifornimento (anziani, disabili, etc.).

La presenza del gestore inoltre, è anche un elemento che rafforza la sicurezza dell’automobilista in quanto fornisce una risposta adeguata ai bisogni che di volta in volta si vengono a manifestare. Inoltre da non sottovalutare che la presenza dei gestori costituisce anche un presidio del territorio e ne rafforza la sicurezza più in generale.

– Da sottolineare anche che questa apertura avrà un forte impatto ambientale in quanto la sua realizzazione comporta una variante urbanistica che “consuma” terreno agricolo e quindi territorio, trasformandolo in terreno edificabile.

– La realizzazione del distributore abbinato al nuovo supermercato comporterà anche un notevole incremento di traffico veicolare e quindi di inquinamento atmosferico  e acustico in una zona già fortemente trafficata.

Nei pressi dell’ area interessata insistono, al momento, un supermercato, uffici con attività di servizio, una banca, la sede dell’AVAP e, sempre in questa zona, è prevista la costruzione del Polo della Sicurezza, con la sede della Protezione Civile  e dei Vigili del Fuoco, una scuola ed una palestra.

Già ora, nelle prime ore del mattino, si formano sulla SP4 lunghe file di auto che partono dalla rotonda fino ad arrivare all’altezza della stazione delle autocorriere.

Se a questa situazione si aggiungono, come prospettato nello studio del traffico presentato dalla sigla GDO che vorrebbe realizzare l’impianto, un’ ipotesi di incremento dovuto alla nuova struttura di vendita di 3.000 veicoli giornalieri e, soprattutto, il carico orario nelle ore di punta di 550 veicoli/ora per la struttura commerciale; e di 120 veicoli/ora ipotizzati per la futura area scolastica è evidente che la viabilità entrerà in grandissima difficoltà.

Vogliamo sottolineare che il costo inferiore del carburante che effettuerà il nuovo impianto GDO sarà pagato con un prezzo più alto sul piano economico, sociale ed ambientale in un territorio come quello di Vignola che ha un’estensione territoriale di soli 22 kmq ed una popolazione di circa 25.000 abitanti.

A questo si deve aggiungere che il distributore della GDO in questione sarà collocato su un asse stradale di primaria importanza all’interno della rete stradale di scorrimento del Comune di Vignola, quale quello della Tangenziale Ovest, ed a pochissima distanza da tutti gli altri impianti di distribuzione carburanti siti nel territorio comunale.

E’ evidente quindi che, per queste motivazioni, l’impatto sulla rete dei distributori esistenti sarà devastante, con ricadute molto più pesanti rispetto a quelle che ci sono state in Comuni di maggiori dimensione demografica o di maggiore estensione territoriale.

FAIB-Confesercenti facendosi portatrice della forte preoccupazione dei gestori chiede nuovamente all’Amministrazione Comunale di  sospendere la realizzazione dell’impianto della grande distribuzione a Vignola.”

“Ci siamo già espressi in passato a riguardo – premette FAIB-Confesercenti Modena – Ma rinnoviamo la nostra forte preoccupazione che è la medesima dei gestori degli impianti di carburante rispetto le pesantissime ricadute negative che, la realizzazione e l’entrata in funzione di un distributore della Grande Distribuzione Organizzata a Vignola, avrebbe sulla rete dell’intera area e sul territorio soprattutto: chiusura di attività, posti di lavoro persi e nuova disoccupazione. Inoltre la nascita di un soggetto concorrenziale come quello prospettato, ha già messo in allarme alcune compagnie petrolifere che, per la zona, si stanno orientando per una gestione dei loro impianti presenti, senza alcun operatore. Innovazione ed efficienza significano crescita per un territorio quando sussistono condizioni in grado di incrementare il lavoro e non dimezzarlo. Nel caso di Vignola, date queste prospettive di certo non si può parlare di crescita, anzi. Per questo invitiamo il sindaco, la giunta e il consiglio comunale a rivedere il progetto presentato dalla nota sigla della GDO per non mettere a rischio posti di lavoro e il futuro di famiglie ed imprese”.