Paola-Gazzolo-difesa-suolo“Nessuna sottovalutazione del rischio sismico da parte dell’Emilia-Romagna: lo dimostrano la storia di questa Regione e gli atti adottati nel tempo. Siamo stati tra i primi in Italia a varare e ad applicare leggi regionali sul rischio sismico e sui controlli sugli edifici e nel 2004 ci siamo dotati di una mappa sismo tettonica del territorio”. L’assessore regionale alla Difesa del suolo e protezione civile, Paola Gazzolo, interviene in seguito alle polemiche sulla presunta sottovalutazione del rischio sismico nei Comuni emiliano-romagnoli negli anni precedenti il terremoto del 2012 in Emilia.

L’assessore mette dunque in fila leggi approvate e i provvedimenti adottati in Emilia-Romagna. Nel 1984, con la legge regionale 35 si inserisce l’analisi del rischio sismico quale elemento da valutare per la definizione degli strumenti urbanistici nei Comuni delle aree sismiche e si introducevano meccanismi di controllo sulle costruzioni. Nel 2004è poi la prima Regione a dotarsidi studisismo tettonici del territorio e nel 2008, con la legge regionale numero 19, è tra quelle che vara una norma per la prevenzione del rischio, preceduta da disposizioni per la micro-zonazione sismica e per la valutazione del rischio sismico nella definizione sempre degli strumenti urbanistici. Quanto alla classificazione sismica dei Comuni, nel 2003 il Dipartimento nazionale di Protezione civile fissò i criteri generali per la riclassificazione sismica del territorio, entrati definitivamente in vigore nel 2005, anno in cui, con delibera di Giunta, la Regione recepì integralmente la proposta di classificazione sismica dei Comuni definita a livello nazionale.

“Questi sono i fatti- conclude l’assessore Gazzolo- di fronte ai quali l’impegno della Regione Emilia-Romagna sul fronte del rischio sismico non può essere messo in discussione con la leggerezza che si percepisce in alcune dichiarazioni di questi giorni. A meno che chi lancia allarmi ingiustificati non vada solo alla ricerca di pubblicità”.