Oratorio-Castelnovo-MQuesta mattina, lunedì 5 settembre, nei locali del nuovo Centro Pastorale Interparrocchiale, è stata annunciata la solenne inaugurazione del Centro stesso, che si terrà sabato 10 settembre alle ore 10, alla presenza del Vescovo, S.E. Mons Massimo Camisasca.
Erano presenti l’Arciprete di Castelnovo ne’ Monti, Don Evangelista Margini, il progettista e direttore dei lavori architettonici, Arch. Gabriele Ferri, e l’Ing. Ivano Bianchi, in rappresentanza del Consiglio dell’Oratorio.
Il Centro prende vita da una sinergia operativa tra le Parrocchie di Castelnovo ne’ Monti, Vetto, Rosano, Felina, Gatta e Campolungo, i cui parroci sono lo stesso Don Evangelista Margini, Don Pietro Romagnani e Don Pierino Leuratti, ma sarà fulcro di una Pastorale più ampia, rivolta alle tante Parrocchie del territorio attorno a Castelnovo e anche della nostra montagna.

L’esigenza di un Centro Interparrocchiale era emersa già negli anni ’90, quando, il Meeting dei Giovani della Montagna aveva unito molteplici realtà pastorali del nostro territorio in una coinvolgente e costruttiva collaborazione, sotto la guida esperta dell’indimenticato Don Vittorio Chiari. Il Centro che si andrà ad inaugurare è quindi il coronamento di un progetto maturato negli anni e finalizzato ad un efficace coordinamento dell’attività pastorale sul territorio.

La nuova struttura edilizia – frutto di svariate ipotesi progettuali portate avanti nel corso degli anni – va a sostituirsi ai fabbricati finora in uso per le attività parrocchiali, ormai assolutamente insufficienti ed inadeguati.
Come ha illustrato l’Architetto Ferri, essa è costituita da un piano seminterrato, un piano terra ed un primo piano, per una superficie interna complessiva di mq. 1.981,95 corredati da un porticato la cui ampiezza complessiva supera i 300 mq.
All’interno della struttura trovano spazio un ampio salone parrocchiale, gli uffici parrocchiali, le aule per il catechismo e per le riunioni, oltre agli ambienti seminterrati adibiti a servizio delle attività che si svolgeranno ai piani superiori e ad un’autorimessa di pertinenza all’appartamento ad uso dei sacerdoti .
Sul lato a Nord, è stato allestito un appartamento, casa canonica.
Di alto interesse il resoconto fatto dall’Arch. Progettista Ferri al riguardo di specificità energetiche e tecnologiche della struttura, ma anche dei costi, dei finanziamenti e dei soggetti intervenuti nella realizzazione. Le spese di costruzione sono state finora affrontate dalla Parrocchia di Castelnovo ne’ Monti, con l’aiuto di offerte di un buon numero di persone e con un significativo contributo della C.E.I., attraverso l’otto per mille. A questo riguardo, c’è stata una notevole collaborazione da parte dell’Ufficio diocesano dei beni culturali e nuova edilizia di culto, guidato da Mons. Tiziano Ghirelli.

Per quanto riguarda la collocazione del nuovo edificio, l’Arch. Ferri ha spiegato che essa «è stata pensata con il preciso intento di soddisfare l’esigenza di porsi in più diretto contatto con le strutture sportive esistenti e di evidenziare il complesso di edifici storici della Pieve, quale unica emergenza posta su questo colle».
Il nuovo edificio sarà, inoltre rispondente alla più stringenti normative antisismiche vigenti, come sottolineato dall’Ing. Ivano Bianchi e «sarà quindi – ha aggiunto l’ingegnere – un posto molto sicuro nel quale svolgere le nostre attività e nel quale portare i nostri ragazzi».

E’ desiderio comune che un complesso edilizio così rilevante acquisti anche un’altrettanto rilevante valenza pastorale, divenendo un Centro capiente ed accogliente, vissuto da una comunità aperta ed inclusiva, un Centro nel quale possano trovare spazio i giovani, ma anche le famiglie e l’intera comunità.
«Per i ragazzi ed i giovani di tutta la montagna il nuovo Centro vuole essere opportunità e luogo privilegiato di crescita all’interno di valori evangelici ed umani», ha puntualizzato il Parroco di Castelnovo, annunciando inoltre che proprio ai giovani sarà rivolto il primo evento, organizzato nel tardo pomeriggio del giorno stesso dell’inaugurazione: l’incontro dei ragazzi dell’intera diocesi che, nel luglio scorso, hanno preso parte alla GMG a Cracovia; per le famiglie questa nuova struttura potrà essere centro di formazione, di condivisione, di aiuto e solidarietà;
per i cittadini di Castelnovo e per l’intera collettività della montagna, il Centro si pone come punto attivo di partecipazione e di impegno civile. «Per questo – ha proseguito don Margini – abbiamo coinvolto tutte le associazioni di volontariato cattoliche e laiche, le quali hanno aderito con entusiasmo. Già con il loro impegno quotidiano esse sono, in vari settori, le colonne portanti della comunità; abbiamo, perciò, proposto loro di adottare simbolicamente una colonna dell’edificio impegnandosi ad organizzare eventi ed iniziative all’interno della nuova struttura».

Ragazzi, famiglie, comunità: a tutti è stato quindi esteso l’invito a partecipare ad iniziative ed eventi promossi per l’occasione: dalla cerimonia inaugurale di sabato 10 settembre alle ore 10, al pranzo della comunità che si terrà domenica 11; ai tornei sportivi di sabato e domenica pomeriggio ed alle altre iniziative proposte nei giorni a seguire fino ad arrivare allo spettacolo del Coro Piccolo Sistina nella serata di domenica 18; magari ricordandosi anche di acquistare alcuni biglietti della grande lotteria organizzata pro oratorio.

«Facciamo in modo – ha detto a conclusione l’Ing. Bianchi – che il nuovo Centro Pastorale Interparrocchiale sia un’occasione per le nostre comunità per portare idee e proposte ricreative ma anche formative in un ambiente accogliente e stimolante nel quale ognuno si senta a casa e protagonista in prima persona».
«Obiettivo primario è, pertanto, quello di far sentire il nuovo Centro come casa di tutti, ha fatto seguito don Margini, una casa la cui vera ricchezza sia la molteplicità di presenze e nella quale ciascuno possa dare il proprio contributo per una crescita nella fede, nella solidarietà e nell’accoglienza».
Come ci ricorda Papa Francesco: «Una Chiesa davvero secondo il Vangelo non può che avere la forma di una casa accogliente, con le porte aperte sempre. Riponiamo le nostre speranze in questi centri dell’amore evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e la partecipazione»

(Nota a cura del Comitato Organizzatore per l’Inaugurazione del Centro Pastorale Interparrocchiale)