antonio-lumareVenerdì 30 settembre, alle ore 20.30, presso la Basilica della Beata Vergine del Castello, il vicario generale della diocesi don Giuliano Gazzetti guiderà una preghiera in preparazione dell’ingresso di domenica 2 ottobre 2016, quando, alle ore 17.15, sul sagrato della chiesa parrocchiale ci sarà l’accoglienza e il saluto delle autorità civili.

Alle ore 17,30, nella chiesa parrocchiale verrà celebrata la Messa di insediamento presieduta da S.E. Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e Nonantola. Al termine, una processione salirà al santuario per la preghiera di affidamento alla Beata Vergine del Castello. Seguirà, nel Salone del Pellegrino, il rinfresco di benvenuto.

Così Don Antonio Lumare si presenta nel numero speciale del bollettino parrocchiale: “Sono nato a Roma il 20 marzo del 1978. Sono di origini calabresi, di Crotone… In questa città ho vissuto i miei primi sette anni di vita. Nel 1985 ci siamo trasferiti con la mia famiglia a Torino e dopo tre anni a Bomporto… Sono entrato in seminario il 15 settembre del 1995. Sono stato ordinato diacono il 13 ottobre del 2003 e sacerdote, per l’imposizione delle mani di mons. Benito Cocchi, il 15 maggio del 2004. La mia prima esperienza da prete l’ho vissuta come vice-parroco di Maranello, poi trasferito nel 2009, come parroco, a Serramazzoni, Selva, Pompeano, Sassomorello e Faeto. Sono assistente degli scout Associazione delle Guide e Scout Cattolici Italiani della zona di Modena dal 2007 dopo aver ricoperto altri servizi come assistente nella stessa associazione”.

 

Don Giuseppe Albicini rimarrà a Fiorano: “Io continuerò a mettere al servizio della comunità le ultime energie: potrò dedicarmi di più al Santuario: all’accoglienza delle persone e dei pellegrinaggi, alle confessioni, al colloquio spirituale, agli ammalati e potrò essere di aiuto dove c’è bisogno”.

Sempre sul bollettino parrocchiale il sindaco Francesco Tosi ha espresso il saluto dell’amministrazione comunale e della comunità civile e un ringraziamento a Don Giuseppe per il suo ministero: “La guida di una parrocchia è una cosa che lascia il segno nella vita e nella storia di un paese. Il passaggio dei diversi parroci nel tempo ne scandiscono caratteristiche ed eventi. Spesso di alcuni aspetti ci si accorge soltanto dopo che la persona ha cessato il proprio servizio. Per quello che ci riguarda, già ora possiamo dire che il Suo, Don Giuseppe, è stato davvero un servizio; e per questo abbiamo l’obbligo di ringraziare. Un servizio alla comunità cristiana e non solo: la Sua generosità, la Sua attenzione a tutti al di là delle appartenenze, il rispetto per e persone e la disponibilità al dialogo come strumento privilegiato di confronto e di convivenza; la Sua particolare preoccupazione per il tema dei giovani, della loro formazione e del loro avvenire, come ho avuto modo di notare anche in una nostra recente conversazione”. “Nella mia veste di sindaco voglio ringraziarLa a nome dell’Amministrazione comunale e quindi di tutti i cittadini, al di là del credo religioso, anche di coloro che non hanno avuto modo di conoscerLa personalmente. Sì, perché la parrocchia è anche una componente attiva della società civile, impegnata su diversi fronti nell’ambito sociale, educativo e ricreativo. Per questo abbiamo avuto in questi anni diverse occasioni di collaborazione nella sfera pubblica e La ringrazio per il rispetto e lo spirito collaborativo che sempre ha giovato al nostro reciproco impegno per il bene comune”. “Sapere che il Suo servizio continuerà presso il santuario ci rallegra e la novità di avere un sacerdote appositamente dedicato alla Basilica, è una buona notizia che va nella direzione di una valorizzazione di questa ricchezza del nostro territorio, anche per le implicazioni legate al cosiddetto turismo religioso e alle sue ricadute di tipo socio-economico”. “Un saluto e un forte benvenuto poi al nuovo parroco don Antonio Lumare, che personalmente ho avuto modo di conoscere prima che ricevesse l’ordinazione sacerdotale. Nella piena fiducia in una efficace collaborazione per il bene comune, auguro al nuovo parroco di svolgere il proprio ministero nella gioia di un servizio che i Fioranesi presto potranno apprezzare”.

Sfogliando soltanto le ultime pagine della storia della parrocchia di Fiorano, perché per risalirne le origini dovremmo tornare al Medioevo, si ricorda che don Eligio Silvestri fece il suo ingresso il 27 ottobre 1979 e vi rimase fino al 5 ottobre del 1997, quando scelse di tornare nel Brasile dove era stato missionario tanti anni.  Lo sostituì  Don Giuseppe Verucchi, rimasto solo tre anni perché ordinato arcivescovo metropolita di Ravenna e Cervia. Era il 23 settembre 2000 quando arrivò Don Adriano Fornari e il suo fu il ministero della sofferenza per un incidente e per la malattia che fecero decidere, nel 2006, al vescovo di lasciarlo a Fiorano, oltre che alla guida dell’Istituto Pellegrini per non udenti di Modena, ma di affidare la guida della parrocchia a Don Giuseppe Albicini.